Tredici anni dopo il concerto del tour dell'album Infinito, Piero e Ghigo sono tornati di nuovo insieme, a calcare il palco di un palazzetto di Genova: al tempo era il Palasport, mentre ieri è stato il 105 Stadium (ex Vaillant Palace) la sede del loro show per il tour del nuovo disco "Grande Nazione".Credo che vada subito detta una cosa: il 105 Stadium non è famoso per la sua cospicua capienza, si tratta di una struttura molto piccola, se poi andiamo ad aggiungere che il palco dell'evento era spostato un'po più avanti rispetto a una delle due tribune fa discutere: pochi biglietti venduti? Poco spazio da dedicare a questo genere di artisti, a seconda di molti, sulla via del tramonto e appartenenti a un genere musicale non molto di voga a Genova? A voi le considerazioni.....Dopo questa appendice direi di entrare nel cuore della recensione con l'evento vero e proprio:Alle 21:30, in un modesto palco (abbasso le plateali scenografie a detta del sottoscritto) i Litfiba entrano in scena: Piero in completo gillet-pantaloni gessati come il collega Ghigo alla chitarra, Daniele Bagni al basso, Federico Sagona alle tastiere, Pino Fidanza alla batteria e Cosimo Zanelli all'altra chitarra; il tempo di prendere in mano gli strumenti che parte potente lo "Squalo" insaziabile, seguito dal TERREMOTO di "Dimmi il Nome", fino alla title track, dove il palco si "illumina" di un tricolore che mischia l'ironia all'orgoglio. Si prosegue con una grande esecuzione di "Prima Guardia" (20 anni dopo il Terremoto tour) e una "Barcollo" che sebbene non sia stata considerata moltissimo dai fan più accaniti, nella sua versione live gode di una buona resa. Il resto del live è, come previsto, una parentesi ampia dedicata ad almeno altri 5,6 brani del nuovo disco della band di Via dei Bardi (Fiesta tosta, Luna Dark, Brado, La Mia Valigia, Anarcoide e Elettrica), alternata alle preistoriche "Lulu & Marlene", "La Preda", "Cane", fino ad arrivare alle canzoni da "encore" cosiddette come "Tex" e "Cangaceiro" e il gran finale in uno stile "halloweeniano" con tanto di pupazzi di scheletri allestiti sul palco, simboli di uno "Stato libero" che forse oggi non è possibile definire tale, coi pezzi "Proibito", "El Diablo" e "Ritmo #2".
Non mancano le numerose e solite frecciate di Piero, nel bene e nel male, a molte famose entità del nostro paese e non (riferimenti anche a Don Gallo per "Gioconda" e dedica a Carlo Giuliani per "Lulu & Marlene). 2 ore circa di evento, per un gran bel concerto e di una abbastanza buona acustica della struttura (contare che è la prima volta che sono stato li dentro); il Piero nazionale ha dimostrato di avere ancora tante cartucce da sparare e un Ghigo che ancor più lo esalta e viceversa; sugli altri musicisti devo dire che i pezzi avevano un ottimo tiro, per cui promuovo a pieni voti pure loro. Vorrei tornare alla questione sul pubblico: qualitativamente ho visto in media persone dai 30-40 anni, ragazzi o meglio adolescenti sotto la media, quantitativamente il palazzetto non era gremito; Genova si vede che è da un po' di anni fuori dal giro delle altre grandi piazze (pochi spazi), quando si tratta di: ospitare artisti o bands di un certo livello e, quando dalle mie parti (vengo da Bolzaneto) non vedo un loro manifesto o di altri gruppi che meritano uno spazio maggiore ed è così che i miei dubbi diventano certezze, ma noi Genovesi siamo fatti così: spendiamo 60-70 o più euro di concerti (indipendentemente dagli artisti) per sentire quelle 10 canzoni che passano in radio e rimanere ammaliati dalle scenografie plateali e allo stesso tempo esser distratti da quello che succede sul palco. Mi fermo qui in quanto principalmente la serata è stata più che positiva, un altro bel concerto che passa agli archivi e arrivederci alle prossime recensioni !
Setlist:
Squalo
Dimmi Il Nome
Grande Nazione
Prima Guardia
Barcollo
Fiesta Tosta
La Preda
Luna Dark
La Mia Valigia
Brado
Tex
Anarcoide
Lulù E Marlene (dedicata a Carlo Giuliani)
Gioconda
Cane
Cangaceiro
Elettrica
Fata Morgana
Sole Nero
Lacio Drom (Buon Viaggio)
Proibito
El Diablo
Ritmo 2#