Quand'ero piccolo, diciamo dopo i dieci anni, i miei genitori gestivano un bar-trattoria in periferia (di quelli col biliardo, per intenderci) e fu lì che avvenne il mio primo incontro con John Fogerty; naturalmente non venne lui a mangiare le trenette col pesto, ma furono i suoi dischi con i Creedence ad occupare stabilmente il vecchio juke-box che avevamo in dotazione; di tanto in tanto cambiavo i dischi con le nuove uscite, lasciando però 'Travelin' Band', 'Who'll Stop The Rain' e gli altri brani del gruppo al loro posto, assieme ai classici dei Rolling Stones e dei Beatles. Con questo ricordo ben piantato in testa ho accettato l'invito di alcuni amici a partecipare al concerto di John Fogerty a Lucca, felice di vedere per la prima volta l'uomo che mi aprì la scatola dei biscotti del rock'n'roll. L'arrivo di Fogerty sul palco, dopo la desolante esibizione della figlia Zucchero, provocava l'immediata corsa alle transenne da parte del pubblico, che scavalcava le inutili e scomode seggioline da 'concerto' con balzi più o meno agili, vista la gran percentuale di vecchi fan in maglietta d'ordinanza.
foto: Fausto Meirana
La moltiplicazione delle chitarre ( quattro o cinque contemporaneamente) offriva un muro di suono che faceva dire a Graziano Romani, in autogrill, che i Creedence stessi non avevano mai suonato così bene. Il fulcro della band, peraltro, era certamente situato dalle parti del vigoroso Kenny Aronoff che pestava sui tamburi come un condannato ai lavori forzati. La lista dei brani eseguiti comprendeva in gran parte i classici dei CCR, le classiche cover (Jambalaya, I Heard It Thru' The Grapevine, The Night Time Is The Right Time) e qualche chicca dagli album solisti come 'Workin' On A Building' e la famosa 'Rockin' All Over The World'. La voce e l'agilità di Fogerty sono ancora stupefacenti e, in più, il nostro si prende in carico anche di tutti o quasi gli assoli alla chitarra elettrica, senza stancare o ripetersi mai. In conclusione il mio primo 'vero' incontro con Fogerty, sia pure tardivo, si è rivelato una festa di musica e di ricordi, ma sono sicuro che è stato lo stesso per molte altre persone. (Fausto Meirana)
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