Anche se non è più tempo per loro, i gruppi indie pop (di preferenza scozzesi, generalmente e spesso dal nord Europa) continuano a macinare il loro misto di spirito punk e romanticismo adolescenziale. Un tempo, sotto il regno di belle & Sebastian, era roba da prima pagina. Oggi quella musica (parte pop, parte folk, piena di ritornelli e suggestioni romantiche) è tornata sottoterra (underground). Non vuol dire però che sia meno bella, a incontrarla. Questo secondo disco lungo dei ZVG distilla il meglio del genere (voci maschio/femmina che si incrociano, accelerazioni e romantiche pause) riuscendo anche a tenere dritto il timone della scrittura, indovinando momenti che si appiccicano alle orecchie senza alcuno sforzo. Certo, per sua natura, il disco si rivolge a chi già sa di amare il genere. Ma in fondo oggi è questo il caso con la maggior parte degli album. (Marco Sideri)
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