Sarà capitato anche a voi. Ci sono dischi, anzi, ci sono musicisti, che, a ogni successivo appuntamento, tradiscono se stessi. O, forse, tradiscono quello che noi aspettiamo da loro. Springsteen, che dal vivo sarà una meraviglia, pubblica cose come l’ultimo High Hopes che, esteso fan club escluso, non hanno senso comune. Eppure è bravo. Paul Heaton, da quando ha lasciato gli Housemartins, da quando ha abbandonato i Beautiful South, pubblica dischi solisti che non sono male ma non sono quello che è lecito aspettarsi da Paul Heaton. Vediamo meglio: What Have We Become, che riaccende la fiamma dell’ex co-voce dei BS, Miss Abbott, fa il suo dovere di disco di pop inglese raffinato. Canzoni svelte, melodie, osservazioni sociali al vetriolo imbevute di zucchero pop. Eppure non ha la forza o la bellezza lucente cui Paul ci aveva abituati. È abbastanza? Questo è il punto. (Marco Sideri)