Anche i musicisti folletti sentono il passare dei lustri, anche se ci piace immaginarceli sempre al centro di una danza senza età. Carlo Actis Dato ha ancora indosso gli abiti da arlecchino multietnico di sempre, ma la barba s'è imbiancata. Per fortuna che non invecchierà mai, invece, la sua musica senza confronti fatta di guizzi e capriole (con profili melodici che sembrano arrivare da ogni angolo del Mediterraneo) di beffarda ironia alla Principe De Curtis, di corroboranti sciabolate "free" dal suo sax baritono grande e grosso. Qualche titolo? Tangaccio, Emirates, Dakhla, Carreteras. Il giro del mondo in sessantasette minuti. Con giovani musicisti eccellenti. (Guido Festinese)