Per chi c'era, è stato uno degli eventi più belli degli ultimi anni. In assoluto. Musica e cultura. Il 9 di Dicembre 2023 - a Genova, nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale - è stata presentata al pubblico l'Opera omnia del compianto amico Calogero Farinella, grande storico e organista. Da suo fratello Paolo - che ha organizzato l'evento, in collaborazione con l'Accademia Ligure di Scienze e Lettere ed altri partners - e dai tanti accademici intervenuti per l'occasione, sono stati ricordati e la figura e il lavoro di uno schivo e grande uomo, di cultura e musica. Ma è stata anche l'occasione per ascoltare ed apprezzare vivamente il Progetto Ianua, quartetto d'archi del nostro capoluogo, che si è specializzato nella reinterpretazione, in chiave classica, della migliore tradizione cantautorale ligure e genovese. Nella prima parte - dedicata a Genova e il mare, un legame imprescindibile - il Progetto Ianua ha suonato Genova per noi di Paolo Conte, Sassi e Sapore di sale di Gino Paoli. Un intenso e lungo brivido. Alla fine della seconda parte, è stata la volta di Mi sono innamorato di te di Tenco, di Almeno tu nell'universo di Mia Martini (scritta, come noto, da Bruno Lauzi) e de La musica è finita di Umberto Bindi. Altri, stupendi minuti, di vera intensità. Nella parte terza, in chiusura, il Progetto Ianua si è esibito ne La guerra di Piero di Fabrizio De André e in Capricci di rosa sempre di Faber, con musica di Paganini liberamente contaminata. Tuttavia è stato il bis a scaldare menti e cuori, con Una miniera dei New Trolls, in ricordo di Vittorio De Scalzi, che ci ha lasciati l'anno scorso. E qui, ancora, i brividi sono stati tanti, con il pubblico tutto in piedi, per il più poetico inno musicale alla vita che se ne va – forse – di tutta la canzone italiana. Perché questo il Progetto Ianua – Alessandro Alexovits I violino e rielaborazioni musicali, Roberta Tumminello II violino, Ilaria Bruzzone viola e Chiara Alberti violoncello – fa: costituito da docenti e da musicisti genovesi (di varie formazioni orchestrali e cameristiche), nato nel 2007, reinterpreta i grandi maestri della canzone genovese, con arrangiamenti per soli archi: esecuzioni di vera e luminosa bellezza. Forte già di esibizioni in Teatri prestigiosi, il Progetto Ianua - oggi non più solo un esperimento – ha suonato, fra l'altro, con grandi eroi del rock progressivo italiano anni Settanta: Delirium, New Trolls appunto, e Rondò Veneziano: ascoltarli è come ritornare indietro, con la memoria, per sopravvivere a questo nostro presente. Nel loro approccio, vivono Reverberi e Bacalov, ma non solo. Vive la grande musica. Senza tempo. (Davide Arecco)

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