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Nella Gran Bretagna di fine anni ‘80 la figura dell’autore sensibile e schivo stava scivolando nell’impalpabilità. Quasi dimenticata era la stagione di Nick Drake e Ralph McTell, lontano a venire il “nuovo acustico” di Ed Harcourt e Turin Brakes. Fra i pochi carbonari della chitarra acustica c’erano Stephen Duffy e i suoi Lilac Time (nome ispirato, non a caso, da un verso di Nick Drake). Il doppio cd “Compendium” raccoglie 45 brani tratti dai tre album del periodo 1987-1990, più molto altro materiale raro o inedito.
Le prime cose suonano pensose e sommesse (“Black Velvet”) quelle successive mostrano un passo più vivace (“American Eyes”), tutte sono troppo sfaccettate per il gusto pop di quell’epoca. Oggi Duffy avrebbe più riscontri, peccato che nel frattempo il suo bel talento melodico si sia sgualcito. (Antonio Vivaldi)