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Ad accompagnare il rinnovato interesse di pubblico e critica per il folk totalmente acustico, arriva quest’esordio dei Vetiver. Nome dietro il quale si nasconde Andy Cabic, giovane cantautore coadiuvato qui dall’amico Devendra Banhart (non nuovo a queste pagine) ed altri compari. L’ispirazione dietro questi undici acquerelli è quieta e placida come un qualsiasi ruscello montano: le melodie scorrono avanti tra innesti di violino o arpa, seguono la corrente degli arpeggi con grazia naturale ed assicurano a chi ascolta un tragitto lineare e senza scossoni.
Musica perfetta per chi desidera abbandonarsi alla gentilezza dei suoni e al piacere della melodia; niente di assoluto o definitivo, piuttosto una parentesi incantata per nuovi tradizionalisti. E un’ottima premessa per l’eventuale seconda puntata. (Marco Sideri)