Originariamente pubblicato dalla King nel 1970, presentato allora (e oggi nella riedizione Verve) come un'incursione del 'Padrino del soul' in campo jazz, "Soul on top" sembra piuttosto essere il tentativo di far arrivare la musica di Brown a un pubblico più vasto.
Dagli arrangiamenti swinganti e un po' patinati di Oliver Nelson, alla scelta dei brani ("That's my desire", hit anche di Frankie Laine, "It's magic", "September song"), tutto è rivolto verso una 'bianchizzazione' che avrebbe dovuto portare il nostro a condividere il successo planetario di Ray Charles. Ma la voce di Brown lacera ogni incertezza e grazie a pezzi come "It's a man's, man's, man's world" - qui in una versione di oltre sei minuti - e "Papa's got a brand new bag", la musica ritrova un'eccezionale vitalità; e quello che resta è solo un altro grande disco funk! (Danilo Di Termini)