Apparentemente, per un ragazzo innamorato di soul, garage e AC/DC, i Mars Volta (Omar e Cedric, due ex At The Drive-In) andrebbero evitati come la Sars. Eppure dentro “De-loused In The Comatorium” c’è qualcosa che attira il profano.
Con le dovute precauzioni che qui vado ad elencarvi: “Drunkship Of Lanterns”, piazzata simbolicamente a metà disco, è prog come una pila di 20 centimetri di album degli Yes, in “Eriatarka” ci sono sbrodolate di guitar-heroismo anni ’80 mentre i 12 minuti di “Cicatriz Esp” citano boriosamente i Led Zeppelin, il Santana di Woodstock e gli Slayer prodotti da Rick Rubin che è anche il mentore di quest’opera. D’altro canto, raramente in questo 2003 ascolteremo un opener emozionante come “Inertiatic Esp” e dentro “Roulette Dares” c’è “semplicemente” il grido strozzato della vita. (Simone Sacco)