Giunto al terzo episodio di una discografia dedicata all’eterna lotta tra uomo e macchina, il quartetto di Modesto si destreggia nell’arduo compito di armonizzare e riconciliare il lato empatico e quello tecnologico della propria musica. Dopo i ritmi e le atmosfere cupe e pessimiste di “The Software Slump”, “Sumday” mostra disinvoltura e confidenza unite a un approccio musicale decisamente cambiato: vi si leggono un ottimismo e una solarità contagiosa che trovano nelle esili drum machine e nei sintetizzatori sporchi di “Stray Dog and the Chocolate Shake” la loro massima espressione.
Nonostante ci abbiano abituati alle loro corse fra boschi affollati di chitarre folk e ritmi sintetizzati, Jason Lytle e soci si prendono la briga di mostrarci “luoghi ameni” sempre nuovi e sorprendenti. (Giovanni Besio)