Tra la persuasione e la retorica, Mike Scott ha sempre privilegiato la seconda. Nei momenti migliori i suoi Waterboys sono riusciti a essere anche molto persuasivi (il folklore epico di “Fisherman’s Blues”) , in quelli peggiori hanno prodotto esempi da manuale di elefantiasi sonica (il misticismo aggressivo di “Universal Hall”).
Questo live “Karma To Burn”, per quanto non essenziale, può essere utile a chi ha amato il gruppo nella prima fase e poi ne ha perso le tracce, visto che contiene alcune fra le cose migliori del repertorio anni ’90 (“Long Way To The Light”, “Bring ‘Em All In” dal primo lavoro swolista di Scott) e recupera con fare convinto (e il contributo del sempre eccellente violino di Steve Wickham) alcuni classici del periodo d’oro come “The Pan Within”, “Fisherman’s Blues” e una persuasivamente retorica “The Whole Of The Moon”. (Antonio Vivaldi)