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Will Oldham, icona e simbolo del folk indipendente americano, ci aveva abituato ad apprezzare la scheletrica fragilità delle sue composizioni. Summer in the Southeast, disco dal vivo registrato tra North Carolina, Georgia, Missisipi e Florida, ci rivela invece che al signor Palace piace suonare anche a tutto volume e con i distorsori accesi (Master and everyone, May it always be, A sucker’s evening, O let it be). A dar corpo, energia e forza al suono di Bonnie Prince è un manipolo di amici che già avevano collaborato con lui.
Summer in the Southeast è un caleidoscopio che ci mostra sfaccettature diverse di Oldham, rivelandone lati nascosti e sopiti negli album da studio: la rabbia e la foga di sussurrare amori svaniti esplode tra la voce e gli arpeggi tremolanti. Un pezzo da collezionare. (Giovanni Besio)