Torna sulle scene Bill Callahan o, semplicemente, (Smog). Supper si colloca in fondo ad una catena di album che, a partire dai primi anni’90, hanno raccontato e definito il suono di questo strano cantautore. Dagli esordi involuti e a bassa fedeltà per arrivare alla calma di queste note. Note che spaziano dalla ballata gentile all’escursione in territori elettrici, ma sempre controllati. Su tutto, la voce di Bill o meglio il suo modo di cantare, vero marchio di fabbrica da più di dieci anni.
Supper piacerà a chi ha seguito l’avventura di Smog dall’inizio, perché si ritrovano ancora una volta le melodie sgangherate di Mr. Callahan. Piacerà a chi non ha mai sentito parlare di Smog perché è un disco che, pur vivendo di ballate sostanzialmente classiche, aggiunge quel po’ di irregolare che rende le cose personali e preziose. (Marco Sideri)