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Rock Recensioni PAUL WELLER - Studio 150 (V2 2004)
 

PAUL WELLER - Studio 150 (V2 2004) Hot

ImageA voler giocare con le citazioni il nuovo Paul Weller si rivela un’occasione inesauribile. Da Birds di Neil Young, piano e voce proprio come in After the gold rush, a Thinking of you dell’ineffabile duo Rodgers-Edwards versante Sister Sledge; da The bottle di Gil Scott-Heron in cui spuntano i Traffic di John Barleycorn a Close to you di Bacharach, uscita dritta dritta da un disco di Billy Paul.

Ci si perde, ma alla fine come in una casa degli specchi, l’unica immagine che salta fuori è quella di Paul Weller, al di sopra di tutto e tutti, anche nel confronto con il divino Dylan di All along the watchtower. E dopo averci spiegato quali sono le sue origini (ci sono anche Gordon Lightfoot, i Rose Royce e Alain Toussaint) arriva anche il divertito omaggio ‘jazzy’ di One way road rubata ai suoi discepoli Oasis. Superlativo. (Danilo Di Termini)

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