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Rock Recensioni BILLY BRAGG/JOE HENRY - Shine A Light – Field Recordings From The Great American Railroad
 

BILLY BRAGG/JOE HENRY - Shine A Light – Field Recordings From The Great American Railroad BILLY BRAGG/JOE HENRY - Shine A Light – Field Recordings From The Great American Railroad Hot

BILLY BRAGG/JOE HENRY - Shine A Light – Field Recordings From The Great American Railroad

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Titolo
Shine A Light – Field Recordings From The Great American Railroad
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Comincia con uno storico brano su una celebre linea ferroviaria portato al successo da Lead Belly ("Rock Island Line") questo progetto dedicato al suggestivo mito americano della ferrovia, ad opera del produttore statunitense Joe Henry e del folk singer inglese Billy Bragg, tempo fa già a fianco dei Wilco sulle tracce di Woody Guthrie nelle intense e spassose "Mermaid Sessions". Un lavoro nel quale i due blasonati artisti ripercorrono amabilmente, con l'ausilio delle sole voci e chitarre, una serie di standard (classici della ferrovia in questo caso) folk, country e (non da ultimo) blues, elementi fondanti di un'irripetibile e composita civiltà musicale.

Perché l'epoca degli hobos vagabondi, delle corse al volo per saltare su sferraglianti treni merci, dei giri di blues sui pianali di vagoni polverosi, delle migrazioni forzate, sotterranee e "clandestine" (alla maniera dell'underground railroad), della fuga liberatoria attraverso le vie ferrate, della vita on the road (prim'ancora di quella beatnik, tutta autostradale), degli incroci con il diavolo a sospesi e misteriosi crocicchi, sarà senz'altro finita (non quella invece degli omicidi razziali nelle città del sud – vedi gli ultimi vergognosi fatti di Charlotte), ma il mito del treno come mezzo di trasporto per avventurarsi alla ricerca della libertà e rifarsi una nuova vita altrove non è mai morto e neppure lontanamente sbiadito, nonostante il prosperare della travolgente era digitale. Un mito abbondantemente riattualizzato e ripercorso in questo illuminato "Shine a Light": un progetto intessuto di canzoni, che hanno (appunto) per oggetto il treno e la ferrovia, e che sono state registrate da Billy Bragg e Joe Henry in treno o nelle stazioni di sosta e di passaggio. Sì, perché l'album è stato realizzato in pochi giorni nel corso di un viaggio intrapreso e compiuto dai due nel marzo 2016, che su vie binarie li ha portati da Chicago a Los Angeles: 2.728 miglia, percorse sui convogli della Texas Eagle, compagnia che quotidianamente mette in comunicazione Chicago e San Antonio, da lì offrendo anche una coincidenza per "la città degli angeli". I brani, che (come da sottotitolo) hanno l'impolverato "profumo" della vecchia registrazione sul campo (sono molti, per esempio, i rumori di sottofondo), e senza l'utilizzo di stucchevoli effetti, a riprodurre magari il suono di un gracchiante 78 giri, sono stati registrati nelle pause del viaggio, nelle stazioni, nelle sale d'aspetto di St Louis, Fort Worth, San Antonio, Alpine TX, El Paso, Tucson; poi naturalmente sui treni, sulle piattaforme, persino nella stessa stanza (la famosa 414) e nello stesso hotel (il Gunter di San Antonio), in cui Robert Johnson incise la celeberrima e sfuggente "Sweet Home Chicago". Un lavoro sincero e coinvolgente, che custodisce canzoni di Lead Belly (oltre a "Rock Island Line" il celebre traditional del treno di mezzanotte, il "Midnight Special", che Lead Belly adattò alla sua condizione di prigioniero in carcere), Hank Williams ("Lonesome Whistle"), Woody Guhtrie ("Hobo's Lullaby", composizione di Goebel Reeves per la verità), Sara Carter della Carter Family ("Railroading On The Great Divide"), Doc Watson (interprete principe del traditional dedicato al paradigmatico lavoratore delle ferrovie "John Henry"), Jimmie Rodgers ("Waiting For A Train"), ed altri ancora. (Marco Maiocco)

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