Leggende del circuito alternativo anni ’90 nonché perfetto esempio di nome “di culto”, gli australiani Dirty Three sono un trio strumentale che utilizza batteria, chitarra, violino e talora pianoforte. Chi già li apprezza sarà felice di sapere che “She Has No Strings Apollo” si mantiene sull’eccellente livello dei lavori precedenti con l’unica piccola novità rappresentata dai toni insolitamente briosi dell’iniziale “Alice Wading” (quasi alla Penguin Cafe Orchestra).
Chi li avvicina per la prima volta sappia che qui troverà lunghi brani strumentali che seguono percorsi sonori a volte pericolosamente esposti, a volte scoscesi e quasi mai rilassanti e piani. Dunque nessuna concessione a languori melodici o a belle descrizioni paesaggistiche. Semmai, a venire dipinti sono i paesaggi dell’anima e quelli, come si sa, sono spesso carichi di tinte oscure. (Antonio Vivaldi)