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Rock Recensioni WIDESPREAD PANIC - Street Dogs
 

WIDESPREAD PANIC - Street Dogs WIDESPREAD PANIC - Street Dogs Hot

widespread pDodicesimo disco in studio per questi professori del southern e del jammin' rock direttamente da Athens (Georgia), a cinque anni dall'ottimo "Dirty Side Down", che ne aveva sancito la rinascita, grazie all'ingresso in gruppo di Jimmy Herring, straordinario lead guitarist, sospeso tra gli stili di Duane Allman e Gerry Garcia (ma non solo), per la verità già parte della formazione dal lontano 2006. A guidare la ciurma è il solito John Bell (voce duttile e sorniona, e chitarra) con al seguito, oltre al già citato Jimmy Herring, Dave Schools al basso, componente anche degli Hard Working Americans, Duane Trucks (nipote e fratello minore dei più noti Butch e Derek) alla batteria in luogo di Todd Nance, Domingo S. Ortiz alle percussioni latine, e John Hermann alle tastiere. Solito andamento dinoccolato, digressivo, forse un po' troppo levigato, ma comunque magistrale, per una band che per la prima volta ha deciso di registrarsi in studio dal vivo, in presa diretta, senza canali differenziati e postproduzione. Minor attenzione alla forma, quindi, rispetto al precedente "Dirty Side Down", in favore di una maggiore (anche se controllata) spontaneità. Un'ora di musica con la emme maiuscola per dieci tracce, sette nuove composizioni e tre cover: "Tail Dragger" di Willie Dixon, "Sell Sell" di Alan Price, l'ex tastierista degli Animals, che nel 1973 (con tocco british) aveva già scritto la perfetta ballata southern del duemila, e "Honky Red", un classico (stilisticamente parlando) del misconosciuto canadese Murray McLauchlan. Non aggiungiamo altro, ci limitiamo a dire che è davvero uno spettacolo sentirli suonare. (Marco Maiocco)

 

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