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Questa recensione parla di un disco e di un problema. Il disco può essere considerato uno dei migliori album-tributo pubblicati in epoca recente. Il repertorio è quello del triste e struggente Townes Van Zandt. Gli interpreti sono amici ed estimatori del “poeta” texano: Guy Clark, Billy Joe Shaver, Lucinda Williams, i Flatlanders di Jimmie Dale Gimore, Emmylou Harris, Cowboy Junkies, John Prine, Steve Earle, Delbert McClinton e altri.
Le esecuzioni sono tutte sobrie e commosse, quella di Emmylou Harris (Snake Song) addirittura da brivido. Il problema è che un album tanto bello ha un costo davvero esorbitante e nessuno si dà la pena d’importarlo in Europa. Eppure Townes Van Zandt non è un nome così minore… (Antonio Vivaldi)