Registrato dal vivo nel settembre scorso al DK Concert Hall di Copenhagen, insieme a The Danish National Chamber Orchestra, il nuovo album di Antony Hegarty contiene un solo inedito da cui prende il titolo (con video choc), oltre a un lungo monologo - "Future feminism" - in cui si definisce la possibilità di andare verso un sistema femminile di governo per riportare in equilibrio il mondo. Lasciamo a voi decidere la praticabilità della proposta e ci limitiamo alla musica, una sorta di greatest hits con brani ("You Are My Sister", "I Fell In Love With a Dead Boy", "The Crying Light") che provengono dai quattro dischi precedenti, riarrangiati per orchestra sinfonica. Un'opera musicalmente impeccabile sulla quale si staglia ieratica la voce di uno dei cantori più intensi del rock contemporaneo. (Danilo Di Termini)