I Fiery Furnaces ci hanno insegnato a non fidarci delle apparenze e ci hanno abituato al carattere imprevedibile delle loro composizioni musicali. E’ uno dei pochi gruppi che riesce a spiazzare sistematicamente chi li ascolta. Con una serie di sterzate secche, fratello e sorella Friedberger, ritornano alla linea di partenza della loro vena compositiva, rifacendo propri quei caratteri più marcatamente sperimentali e stridenti di Gallowsbird’s Bark.
Bitter Tea si spinge oltre, raccogliendo sonorità perdute tra motivetti elettronici sbilenchi e cesellature armoniche curate nei minimi dettagli. Il lato più puramente rock degli albori lascia spazio ad una infusione di clavicembali, tastierine casio e sintetizzatori vari. La forza di Bitter Tea sta nel suo carattere mutevole, capace di rivelarsi diversamente ad ogni ascolto. (Giovanni Besio)