Terzo capitolo discografico per questa giovane e valente formazione di Vancouver, che ripropone moduli e stilemi del rock classico senza risultare anacronistica o persa in una vuota dimensione nostalgica. Rispetto al precedente e apprezzato In the future, questo nuovo lavoro mette da parte una certa psichedelia ad ampio respiro per riscoprire il linguaggio dell'hard rock più canonico, con precisi riferimenti ai Led Zeppelin più agresti, e al magmatico impasto di chitarre e tastiere dei Deep Purple, come nella vibrante title track o nell'energica Let Spirits Ride. Ma a colpire è proprio una manciata di intriganti folk-ballad di zeppeliniana memoria, con le fatate Radiant Hearts e Buried By The Blues in testa, e la scrupolosa confezione di un elegante sound d'epoca venato di modernità. Piacevole, ma occorrerebbe maggiore profondità. (Marco Maiocco)
vedi sotto video