Il disco di cover sembra essere diventato una tappa obbligata, tanto in ambito pop che in parrocchie decisamente più defilate e indipendenti. Negli ultimi anni un numero sempre crescente di musicisti ha intrapreso questa strada, spesso accidentata: rileggere pezzi di repertorio altrui per, nella migliore delle ipotesi, far emergere la propria personalità in maniera ancora più marcata. Alcuni ci riescono (Cat Power e il suo sensazionale Covers Record), altri rimangono impantanati in canzoni più grandi di loro. Gli Czars non se la cavano male, nonostante firme del calibro di Tim Buckley e Paul Simon in scaletta. “Sorry I Made You Cry” è un disco malinconico, giocato su registri bassi e scheletrici, che riesce comunque a celebrare l’arte di scriver canzoni in maniera completa e poetica. Bravi. (Marco Sideri)