Il nuovo disco di Laura Cantrell, giovane cantautrice americana di una certa esperienza, è un disco silenzioso. Non perché manchi di corpo, arrangiamenti o melodia; tutto il contrario. Semplicemente, è facile non accorgersi nemmeno della sua uscita, in tempi trafficati e frenetici come i nostri. È un disco semplice: ballate d’impronta country rock, impreziosite dalla bella voce di Laura, rifinite da sapienti tocchi di organo, pianoforte e occasionali archi. Ascoltarlo è, la prima volta, un’esperienza luminosa; le canzoni rotolano via con naturalezza. Andando avanti, diventa evidente come Laura sia riuscita a fondere in un insieme coerente un’impronta classica di partenza con sfumature “diverse”. E, di conseguenza, a distaccarsi dalla massa quotidiana delle uscite del genere. (Marco Sideri)