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Accompagnato da una lunga serie di ottimi musicisti fra i quali Tiger Lillies, Terry Edwards, Neil Fraser, Thomas Belhom, Gina Foster e David Boulter; Stuart Staples, voce baritonale dei Tindersticks, esordisce con un grande album che ricorda sia i temi migliori del gruppo di Sheffield con canzoni intrise di colori scuri, alcool, tabacco e quell'atmosfera noir che tanto piace ai loro estimatori, sia le ballate sognanti di Yann Tiersen, non per nulla ospite nel disco.
“Marseilles Sunshine”, “ Say Something Now”, ”Shame on You” e “Dark Days” sono solo alcune delle gemme presenti nel album che tocca i propri vertici con” She don't have to be good to me”, la splendida una ballata dall'aria dolcemente sinistra che evoca un intreccio d’amore degno del miglior Nick Cave. Qui sta il vero talento di Staples, nel tono impregnato di malinconia sposato a magnifici testi. (Andrea Tassistro)