Era dai tempi di “Clandestino” di Manu Chao che non si ascoltava un disco capace di altrettanta linearità sonora, di altrettanta serenità comunicativa. Proprio Manu Chao, che aveva sin qui fallito il tentativo di replicare quel primo lavoro da solista, sembra aver ritrovato l’ispirazione vincente in veste di produttore, strumentista e occasionale compositore aggiunto per questo disco dei coniugi maliani Amadou & Mariam. Molto migliore del monumento alla noia pubblicato di recente dai connazionali Toumani Diabate e Ali Farka Toure, “Dimanche A Bamako” può contare su un’idea di world music ‘vera’ (suoni geograficamente differenziati inseriti su una riconoscibile base africana) e su una sequenza di canzoni strepitose (fra cui “Camion Sauvages” e “Taxi Bamako”) che farebbero la felicità di qualsiasi radio intelligente. Ma ne esistono ancora? (Antonio Vivaldi)