Archiviato il “puma” fiero e aggressivo dei bei tempi andati, John Mellencamp sembra in vena di bilanci esistenziali. Trattandosi di un artista rigoroso e sensibile, Mellencamp riversa i rimpianti di un uomo di mezza età in un album insolitamente amaro e intimistico. Prodotto egregiamente da T-Bone Burnett, Life Death Love And Freedom ricorda molto da vicino le atmosfere acustiche e meditative del primo Dylan. Le ballate dell’album tracciano un iter poetico all’insegna delle contraddizioni e della precarietà affettiva. E la bellezza sommessa e cupa di Longest Day, If I Die Sudden e Trouble Land è controbilanciata da un tocco di speranza affidata a For The Children e Brand New Song. Una speranza che John Mellencamp ripone nella creatività delle nuove generazioni. (Ida Tiberio)
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