Dalla bassa fedeltà all’alta scuola della canzone, così si potrebbe riassumere il viaggio (perlopiù solitario) di Mr. David Berman, titolare e anima della sigla Silver Jews. David, scrittore e poeta oltre che musico, incastra in semplici impalcature rock (melodie rotonde che strizzano l’occhio ora al country ora all’elettricità) testi splendidi e stratificati, veicolando il tutto con la sua voce unica e pigra. Intorno, gli arrangiamenti, che prima erano di cartapesta, brillano di mille malizie e molto buon gusto. E così il disco scorre, senza mai concedersi il vizio di auto compiacersi, cambiando canzone e soggetto con efficacia e rapidità. Tanto in superficie che in profondità, un disco meraviglioso: buono per ascolti distratti al sole estivo come per sessioni notturne con vocabolario alla mano. (Marco Sideri)
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