Il chitarrista Simone e la cantante Carla si incontrano in questo disco inaspettato, che piega ai confini soliti della canzone la vena elettrica dell’improvvisazione e dell’istinto. Di lui (italiano) le musiche, di lei (americana) le parole; i brani sono riflessioni, grossomodo blues (ma moderno e spazioso), dalle tinte fosche e fascinose. Chi non avesse digerito la sperimentazione frastagliata dell’ultimo lavoro di Miss Bozulich (a nome Evangelista), qui la ritrova in un contesto più diretto, intenta solamente a ricordarci quanto la sua voce possieda un timbro e una personalità unici. Simone, coadiuvato da fior di collaboratori, dipinge scenari complessi che, in qualche modo, suonano semplici e immediati, per chi ama nella musica un tocco ombroso di noir. La coppia vince. (Marco Sideri)
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