Canzoni per voce sottile e chitarra lieve con rare aggiunte di piano e percussioni e produzione minimalista firmata da John Parish. Date queste caratteristiche, sarebbe logico attendersi il classico cantautore sommesso e problematico. Tom Brosseau (nativo del North Dakota, residente in California, sette dischi in curriculum) è certamente sommesso, ma non dà l’idea di essere problematico. Anche dove si fa prendere da un minimo di tristezza (Committed To Memory) lo fa sicuro di avere una salda presa sulla propria psiche oltreché sulle proprie capacità melodiche (I Want To Make This Moment Last). Cavalier non è un disco memorabile, tuttavia il suo pregio sta proprio nella capacità di essere rassicurante là dove altri album suonano opprimenti. E il valzer finale Kiss My Lips fa proprio stare bene. (Antonio Vivaldi)
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