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L’uomo responsabile di tutto questo si chiama Joe Henry, produttore e cantautore in proprio, che dopo il paffuto Reverendo sposta le sue attenzioni su Bettye, voce in ombra dell’epoca d’oro di casa Motown. Il risultato è un disco compatto e fascinoso, che alterna momenti di introspezione assoluta (anche per sola voce) a esplosioni corali ed elettriche in bilico tra soul e rock. Un altro centro pieno. (Marco Sideri)