Curiosa questa ristampa. Si tratta infatti di un disco uscito per la prima volta nel 2006 su etichetta Misra e oggi ripubblicato dalla Matador con nuova copertina e nuovo missaggio a tratti abbastanza diverso rispetto alla prima stesura. Nati come progetto parallelo agli Okkervil River, gli Shearwater si sono ormai quasi del tutto affrancati dal gruppo madre. In quest’ultimo lavoro l’impegno di Will Sheff (mastermind degli Okkervil) risulta marginale e la spinta creativa pare affidata in massima parte al pathos in falsetto (fra Antony e Wim Mertens) di Jonathan Meiburg. Il disco funziona benissimo, anzi è proprio travolgente, negli episodi più potenti e (melo)drammatici (Red Sea, Black Sea, 74-75) dove sembra aleggiare addirittura il fantasma di John Cale (uno dei brani migliori s’intitola, guarda caso, Johnny Viola, il nomignolo di Cale ai tempi dei Velvet Underground).
Indie rock a cuore e nervi scoperti come da tempo non si ascoltava e che non perde il confronto con The Stage Names degli Okkervil River. Altrove Meiburg si fa prendere dall’intimismo e, curiosamente, da una certa elusività tutta di testa (Failed Queen) che è assente, al contrario negli episodi ‘rock’. La confezione aggiunge un cd di brani in versione demo e di episodi strumentali senza troppo interesse. Non male comunque la cover narcolettica di Special Rider Blues di Skip James. (Antonio Vivaldi)
CD in vendita da Disco Club al prezzo di € 18,50.
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