Carla Bozulich non è una novizia delle cronache musicali. Ma se fino ad oggi aveva fatto più notizia per il suo stile di vita e i suoi eccessi, adesso, grazie alla casa discografica canadese Constellation, può risplendere di luce propria. Con Evangelista la Bozulich ci accoglie in un labirinto di tonalità scure e offuscate, in cui è facile smarrirsi rimanendo disorientati. In queste atmosfere oniriche, architettate alla perfezione da vecchie conoscenze di casa Constellation (GSYBE e amici), affiora violentemente la voce graffiante e stridente della Bozulich.
Ciò che ne scaturisce è una sensazione di tensione, affanno e sussurri dentro alla quale i demoni dell’anima vengono chiamati a raccolta uno per uno e affrontati senza mezzi termini. Lacrime e sangue alla maniera del primo Nick Cave. (Giovanni Besio)