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Per chi non avesse già incontrato le canzoni di questo “enfant prodige”, conviene fare un passo indietro: scoperto da Howe Gelb dei Giant Sand, Matt è un chitarrista “classico” dedito al recupero dei suoni puri del folk, del country e del blues più acerbi. Da sempre in bilico tra una produzione propria (questo è il quarto album) e una lista impressionante di collaborazioni (Grandaddy, Bright Eyes, Cat Power), ha attraversato indifferentemente territori “indipendenti” e rigidamente tradizionali. Non si smentisce in “Transistor Radio”; un disco al tempo lieve ed intenso. Una bella conferma. (Marco Sideri)