Se c’è la mano di Hal Willner, i dischi-tributo riacquistano il senso che hanno da tempo smarrito. Sarà questione di mezzi, sarà questione di preparazione attenta, ma “I’m Your Man” vola via che è un piacere grazie al bell’equilibrio tra varietà di suoni e compattezza di intenti. Tratto da due concerti dal vivo dello scorso anno, l’album ripropone 15 pezzi (uno in doppia versione) di Leonard Cohen, interpretati con la dovuta partecipazione da devoti fan del maestro canadese. Il migliore è Antony capace di liberare tutto il pathos trattenuto nella melodia e nelle parole di “If It Be Your Will”, seguito a poca distanza dall’altrettanto intensa Beth Orton con “Sisters Of Mercy”.
Nick Cave gestisce da par suo la rischiosa “Suzanne” e Bono non fa troppi danni in “Tower Of Song”, cantata proprio insieme a Cohen e unico brano registrato in studio. (Antonio Vivaldi)