Ecco un disco bellissimo. Potrebbe finire qui la recensione di “Continental 62”, seconda prova americana per l’ex stella nascente del rock latino Christina Rosenvinge. Con l’aiuto e la collaborazione di qualche Sonic Youth e altri simili compari, Christina riesce a confezionare ballate dal tiro melodico e dalla scrittura eccellenti, riempiendole di volta in volta con soluzioni soniche capaci di renderle anche varie e interessanti. Canzoni d’amore distorte, esercizi folk pop incantati, nenie in spagnolo disturbate quanto basta… ogni passaggio dell’album si fa ricordare con naturalezza e fascino fuori dal comune. Fantasia e talento, che si concedono ancora un altro giro di danza, ascolto dopo ascolto. Ecco un disco bellissimo. La recensione di “Continental 62” finisce qui. (Marco Sideri)