Pronti via e i Bloc Party ripartono da quel "Silent Alarm" che due anni fa ci aveva piacevolmente incantato, un album che aveva fatto urlare al miracolo. Allora ecco che per non essere spazzati via da quell' ingombrante esordio ne seguono inevitabilmente le traccie e questo " A Weekend In The City" parte subito forte con "Song For Clay" un sussurro di voce, una chitarra che gira su poche flebili note e dopo un minuto esatto l'estasi di un riff energico e una batteria roboante. "Hunting For Witches" spinge sull'accelleratore quasi quanto lo fece "Helicopter" in "S.A." e la stupenda "Waiting for the 7:18", segnata da patters di batteria drum'n'bass, il cui ritornello vi avvolgerà sollevandovi per un istante da terra, sarà sicuramente uno dei prossimi singoli.Arriviamo al gioiellino "The Prayer" e qui l'album improvvisamente cambia direzione, fino ad ora ci hanno fatto divertire quattro londinesi, ma ora improvvisamente si fanno più cupi . E' l'inquietudine post attentanti di due estati fa, che si avverte nella seconda metà dell'album, ma sopratutto nei testi. Londra sembra ormai andare stretta a Okereke & co. e "A Weekend In The City" sembra voler dire che è sufficiente qualche giorno(un weekend)per poter scorgere gli orrori di una città ormai in preda alla pazzia.
Ne risente quindi l'andatura dell 'album che si fa sempre più riflessiva che incalzante vedi "On" e "Where Is Home" che stentano a decollare; mentre "I Still remember" ammicca troppo a U2 e Killers. Meglio rallentare, ed ecco che i Bloc party ci regalano 3 ballate mozzafiato "Kreuzberg" (altro potenziale singolo), sicuramente sarà uno dei migliori brani di questo 2007, "Sunday" e "SRXT" quest'ultima che chiude l'album in un pomposo crescendo strumentale.
Un secondo miracolo non è riuscito ai Bloc Party, ma è già un miracolo che i quattro non si siano persi per le funeste vie londinesi, cosa non difficile di questi tempi... (Maurizio Ciardelli)
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Ne risente quindi l'andatura dell 'album che si fa sempre più riflessiva che incalzante vedi "On" e "Where Is Home" che stentano a decollare; mentre "I Still remember" ammicca troppo a U2 e Killers. Meglio rallentare, ed ecco che i Bloc party ci regalano 3 ballate mozzafiato "Kreuzberg" (altro potenziale singolo), sicuramente sarà uno dei migliori brani di questo 2007, "Sunday" e "SRXT" quest'ultima che chiude l'album in un pomposo crescendo strumentale.
Un secondo miracolo non è riuscito ai Bloc Party, ma è già un miracolo che i quattro non si siano persi per le funeste vie londinesi, cosa non difficile di questi tempi... (Maurizio Ciardelli)
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