A volte la storia che gli sta dietro rende un disco più avvincente. Juana Molina è di Buenos Aires, il padre era amico di Chico Buarque e Vinicius De Moraes e a fine anni ’70 la famiglia Molina dovette rifugiarsi a Parigi per ragioni politiche. Tornata in patria, Juna è diventata popolarissima attrice comica per poi decidere di ricominciare tutto da capo come musicista. Questo è il suo secondo lavoro, uscito in Argentina nel 2000 e solo ora distribuito internazionalmente.
Se la dimensione acustico-elettronica (“El Desconfiado”) e il gusto per il gioco timbrico sottopelle (Misterio Uruguayo”) non rappresentano grandi novità, interessante è la scelta di un canto che depotenzia la naturale enfasi del castigliano finendo per sembrare quasi vocalizzo senza parole (“Vaca Che Cambia De Querencia”). (Antonio Vivaldi)