Tra la fine degli anni ’60 e l’inizio del decennio successivo i Cowsills rappresentarono l’emblema del “pop sano”: una mamma e quattro figlioli che cantano felici e sorridenti. Arrivarono persino sul palco del festival di San Remo nel lontano 1968 e furono fonte d’ispirazione per i creatori della serie televisiva “La famiglia Partridge”. Il loro successo durò poco ed è buffo riparlarne ora, in occasione dell’esordio solista di Susan Cowsill. Anche perché “Just Believe It” non è certo un disco felice e sorridente.
L’ambito è quello del roots rock di stampo californiano con qualche concessione ai lughi comuni del genere (“Palm Of My Hand”) a cui fanno da contrasto episodi carichi di nerbo e intensità come “Nanny’s Song” (con Lucinda Williams come ospite), la lunga, sofferta “Crazy” e una bella versione di “Who Knows Where The Time Goes” di Sandy Denny. (Antonio Vivaldi)