Per bissare il successo del fortunatissimo " Hot Fuss " con 4 milioni e mezzo di copie vendute, i Killers sono corsi ai ripari e hanno ingaggiato i produttori Moulder e Flood (del giro di Depeche Mode e U2). Paura del secondo album ? Manie di grandezza ? Incapacità di ripetersi ?
Diciamo subito che a ripetersi i Killers ci sono riusciti benissimo, perchè questo " Sam' s Town " è sostanzialmente gemello del primo, ma quella brillantezza e spontaneità dell'esordio è stata sostituita da una faziosità esasperata e da una ambizione esagerata. Per carità, i buoni spunti ci sono tutti , ma il fantasma di Bono aleggia durante quasi tutta la durata dell'album vedi "When You Were Young " e " For Reason Unknown " e quando i 4 di Las Vegas sembrano scrollarsi di dosso gli U2, ecco che si sprecano i riferimenti allo Springsteen di " Born To Run" il tutto ovviamente in chiave electro-80s. Nel complesso comunque l'impatto è potente e ben articolato, ma per chi vuole conoscere i veri Killers l'invito è di cominciare da " Hot Fuss " dando così il tempo a Flowers e Co. di smaltire la sbornia di grandezza che per ora non gli compete. (Maurizio Ciardelli)