Diario del 7 aprile
Prima giornata veramente calda dell'anno, da primavera inoltrata. Di ritorno in negozio dopo una breve pausa pomeridiana, in mezzo a una folla in t-shirt vedo uno copertissimo, sciarpa, maglione, doppio giaccone, il tutto multicolore; mancano solo due cose, l'immancabile cappellino giallo, che ormai non potrebbe più posarsi sopra quella capigliatura fittissima e sempre più abbondante, tipo mocio vileda, e il fedele tablet: sì, è tabletman! Negli ultimi tempi è stato avvistato più volte e mai col tablet, devono avergliene sequestrato tutta la "batteria". Io l'ho beccato solo una volta, seduto sulle panchine tra via San Vincenzo e via XX con in mano quadernetto e penna, insomma un ritorno all'antico.
Arrivo davanti al negozio ed ecco lì Scusssi, lui ovviamente è già in maniche corte e ciononostante con un bel alone intorno alle ascelle; la testa gronda sudore, ma è a distanza di sicurezza dalla vetrina, tenuta lontana dalla prominenza della sua pancia straordinariamente a punta. Per fortuna anche lui non entra più, l'ho minacciato dopo che mi ha fatto ordinare otto cd che poi non ha ritirato e così evita di "profumarci" l'interno. Quando abbandona la sua postazione, esco per controllare e, a livello della sua pancia-lancia, ecco un alone; carta e vetril per farlo sparire.
Sto facendo l'ordine telefonico alla Goodfellas quando entra una signora, molto casual, jeans, capelli corti sparsi a casaccio in testa, magra e aria intellettuale, pauso la telefonata e mi rivolgo a lei, "Dica", mi porge un cd di Curtis Stigers dal cesto delle offertissime a cinque euro, "Questo è un cantante?", "Suona e canta", "Deve essere bello", ma lo riposa (nell'espositore sbagliato). Ritorna da me, "Ho sentito la musica di un artista che mi ha molto colpita. E' Glenn Miller e credo che sia del secolo scorso", "Sì, è molto del secolo scorso", "Devo approfondire". Recupera dall'espositore sbagliato il cd di Stigers e " Questo ha una bellissima voce", boh fino a poco fa non sapeva nemmeno se cantava, "devo prenderlo". Mi avvicino alla cassa per battere lo scontrino, ma lei se ne va e anche questa volta non lo rimette al suo posto, me lo molla sul banco. Torno a Luca Goodfellas, che ha sentito tutto, nel suo romanesco "Aò, questa è strana, è da Diario".
p.s. Se a qualcuno interessa, è tornato nell'espositore dei 5€.
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