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Diario del 4 febbraio Hot

Diario del 4 febbraio
Entra un ragazzo, mi guarda come a dire 'sono io' e io dovessi riconoscerlo, mi aiuta con "Sono quello del cd"; certo adesso è facile, è un giovane che ho visto per la prima e unica volta due settimane fa e, cosa strana per un negozio di dischi, mi ha ordinato un cd, come avrò fatto a non ricordarmi di lui?
Rispunta dopo mesi l'ex metallaro ubriaco del "Tiri-tiri-tu, tralla-lero-la", anche oggi non sembra molto sobrio, "Ti pongo un rebus irrisolvibile", chissà cosa mi chiederà, "Dove posso trovare i biglietti per gli Helloween a Milano?", facile "Alla Fiumara, da Mediaworld", "No, no, la roba alla moda non mi interessa" e se ne va sdegnato; sì, è ubriaco. Si ferma davanti alla vetrina e dopo poco rientra, "Quanto costa il 33 di Stand Up in vetrina?", scambia il mio sguardo interdetto, per uno di ignoranza e si sente in dovere di precisare, "Stand Up dei Jethro Tull", "Lo so che è dei Jethro, ma in vetrina non c'è il vinile, c'è un quadretto", "Ah, hic" (singhiozzo da ubriaco).
Il cliente successivo si differenzia dall'ex metallaro per due cose: l'età, decisamente superiore, e i denti, gli manca l'arcata superiore; in quanto alla sobrietà, siamo più o meno pari. "Scusi, dove trovo il liscio", "Non ne ho"; non si rassegna e lo cerca per tutto il negozio, infine sostituisce la richiesta, "E la Giannini?", non lo correggo, ma gli do il best della Nannini. Mentre paga mi chiede, "Sarà difficile, ma per caso avete qualcosa di De Andrè?", "Per caso abbiamo quasi tutto", "Ah, bene, allora un altro giorno che scendo giù passo a prendere qualcosa" e conclude "Sa, era mio cugino".
E' il turno di Dario di beccarsi due clienti. La prima è anziana, evita me e piomba su di lui, "Mi può registrare una pennetta?", "No, signora, non si può", "E perché?", "E' proibito", "I napoletani lo fanno", "Se lo faccia fare da loro", "Sì, a Napoli lo fanno sicuramente" e se ne va contenta di aver dimostrato la superiorità della sua Napoli su Genova. La seconda è giovane, alla richiesta di Dario "Cerchi qualcosa di particolare?", lei "Vainil", Dario, fraintendendo, le risponde in inglese, mostrandole lo scaffale dei vinili, lasciando interdetta la ragazza. Perché? Perché la ragazza è italiana, probabilmente se ci avesse chiesto i compact avrebbe detto 'si di" e le musicassette 'tape'.

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