Stampa
PDF
 
Il Diario di Disco Club Il Diario di Disco Club Diario dal 27 al 31 dicembre
 

Diario dal 27 al 31 dicembre Diario dal 27 al 31 dicembre Hot

Dettagli

Artista
Titolo
.
Anno
Casa discografica

Diario del 28 dicembre
L'ufficio oggetti smarriti di Disco Club si è arricchito nei giorni precedenti Natale dell'ennesimo ombrello (come al solito mezzo rotto, ne lasciassero mai uno funzionante), di un casco (già dal giorno del compleanno) e infine, proprio in chiusura del 24, di un bel pacco regalo pieno di cibarie e dolci vari con l'aggiunta di due bottiglie. Noi abbiamo fatto il tifo perché i proprietari di ombrello e casco venissero a recuperarli e invece il terzo distratto fosse anche smemorato e ci lasciasse le ghiottonerie del pacco dono. Ovviamente è successo il contrario. L'ombrello si è aggiunto alla collezione depositata nel retro, il casco è ancora qui (probabilmente il proprietario, partito senza protezione, è caduto e ha preso una craniata che gli ha reso impossibile tornare a recuperarlo), mentre Damiano, è lui il colpevole della dimenticanza del pacco, prima ha telefonato e subito dopo è corso a riprenderselo per tema che io e Dario (tipo Yoghi e Bubu). Pensavo che fosse stato lui, disperato per la dimenticanza, ad aver fatto la telefonata che trovo sul display, data 25/12 ora 9:47, invece no. Vorrei proprio sapere chi si è preso la briga di vedere se eravamo aperti la mattina di Natale e quale urgenza aveva. Santo Stefano è passato senza telefonate, ma ieri, domenica, ben in tre hanno provato a vedere se eravamo in negozio. Oggi per primo entra Quasimodo, "Scu-scusi, è mica arrivato il live di Hendrix", gli faccio il riepilogo della settimana, "Giovedì sei venuto, venerdì era Natale, sabato Santo Stefano, domenica domenica, oggi è lunedì", non gli dico altro, sembra capire, "Scu-scusi" e se ne va. La storiella mi tocca ripeterla poco dopo, il primo rompipalle telefonico è Parodi, sempre lui quello dei bollini Siae e della collezione di dischi da mostrare solo a belle ragazze, telefono, "Discocluub" (solo una u in più, mi sentivo buono, in fondo era la prima telefonata post-natalizia, e poi non sapevo che era lui), una voce lasciva, "Ciao, sono Parodi, volevo sapere se è arrivato il cd di Little Walter (lo pronunzia proprio così, come è scritto, tipo Walter Chiari)", mi sento già meno buono, "Allooraaa, giovedì mi hai chiamato etc.etc. (il resto lo sapete già)". Anche questa volta ottengo un buon effetto, posa subito dicendo "Chiamo dopo l'Epifania". Avranno capito? No, domani Quasimodo sarà già fuori dalle 7:30 per essere il primo ad entrare e a farmi la solita domanda degli ultimi dieci giorni e prima delle 9 squillerà il telefono "Sono Parodi etc.etc.".

Diario del 29 dicembre
Nuovo acquisto che porta a livelli ancora più alti la quota media di rimbabitismo della nostra clientela. Non che sia vecchio, intorno ai cinquanta, ma il cervello ha la brillantezza di un centenario. Entra e decide di tornare a sentire musica dopo tanti anni, incomincia dai Pink Floyd (e Dario ne approfitta per tirarmi una stilettata, conoscendo la mia predilezione per il gruppo inglese, "Tutti così i fans dei Pink"), gli manca però qualcosa per sentire il cd, "Dove posso comprare un walkman?", Dario glielo spiega. Va e torna presto, "L'ho comprato, ma come si accende?", Dario gli indica il tasto "on" e lo schiaccia, l'altro lo riprende, prova ad aprire lo sportello, "Non si apre, come si fa?", Dario gli indica il tasto "open" e lo apre. Prende il cd dei Pink Floyd, lo mette dentro, ma "Come si fa a sentire?", Dario gli indica il tasto "play" e fa partire la musica: ha reso un uomo felice, infila le cuffiette e finalmente ci lascia, anzi lascia Dario. Sempre gentile Dario, direte vero? Peccato che appena quello esce, all'urlo di "Porca puttana tutti qui capitano", incrina con un pugno un altro pezzo di banco, penso che nel 2016 dovremo cambiarlo. Dario, un vero Dr Jekyll and Mr Hyde.


Diario del 30 dicembre
Si avvicina Capodanno e, come tutti gli anni, si cerca la musica adatta per l'ultima serata danzante. La differenza è che una volta erano i giovani a cercare le solite compilation discotecare, ora sono gli ultra ottantenni che vengono alla ricerca dei loro idoli di ballabili proposti da Radio Zeta. Ieri un signore voleva un cd di Pietro Galassi, oggi una simpatica vecchietta genovese si presenta alla ricerca di cd o musicassette dei Girasoli, il tutto rigorosamente in dialetto. A proposito di musica dialettale un altro anziano mi ha chiesto i cd di Gigi Finizio in napoletano e, alla mia risposta negativa, se ne è andato offeso, senza rivolgermi più né uno sguardo, né una parola.
Decisamente più giovane il successivo, "Vorrei il nuovo cd di Franco Ricciardi", non lo conosco, ma lo cerco sul database, tanto nuovo non è, visto che è uscito ad aprile del 2014, "E' ordinabile, ma adesso la casa discografica è chiusa, se passi dopo il 10 gennaio te lo posso ordinare", credevo di accontentarlo, invece lo irrito, "Possibile che non si possa trovare mai niente? Non è che io possa passare sempre" e conclude con "Io lavoro", e lo dice con un tono come a dire "non come te che non fai un cazzo e stai tutto il giorno a giocare col computer".
Telefono, "Discooocluuuub", "Chiamo da Chiavari, dalla Cattedrale. Mi si è rotto un cd con musica, solo musica, natalizia", "Non ne ho", "Mi sa dire dove posso trovarlo?", "Forse da Feltrinelli", "Come scusi, Ferrinelli?", "Feltrinelli", "E cos'è?", "La libreria, ha anche cd", "Non la conosco".
Torniamo ai nostri vecchietti. Uno entra con un ritaglio di giornale in mano, mi aspetto la solita Radio Zeta, invece, con mia sorpresa, mi mostra la nostra recensione apparsa sul Secolo XIX del disco dei Los Lobos, "Ho letto questo, ce l'ha in cassetta". E' la prima volta che qualcuno si presenta con in mano una nostra recensione, solo per questo gliela registrerei io una cassetta con i Los Lobos, ma non ho più il registratore, lo devo deludere, ma lui non si rassegna, "Se mi compro uno di quegli aggeggi per sentire i cd, poi lo trovo da lei questo?".

Diario del 31 dicembre
Dove eravamo rimasti? Ah sì, ai vecchietti. E di lì ricominciamo.
Il primo mi chiede, "Avete musica per Tai Chi Chuan?", non so cosa sia, penso a un ballo, invece no questa volta si tratta di un'antica arte marziale cinese. Ovviamente non ho niente, però gagliardo il vecchietto.
Seconda, "Cerco un cd di Bryan Adams con una canzone che finisce con Woman. Trovo la canzone e gliela faccio sentire, lei storce il naso, "No, guardi la cerco da anni, non è questa. Non dico che non sia bella anche questa, ma non è quella che ce...", s'interrompe con un sussulto, è partito il ritornello della canzone e lei esulta come per un gol della squadra del cuore, "Sììììììì, è questa!!".
Terzo, anche questo alla ricerca di una canzone, "La sentivo quand'ero giovane, mi rendo conto che non è facile, il titolo deve essere Strangers in the Night", "Veramente questa è di quando ero giovane io, è di Frank Sinatra", "Come?", "Frank Sinatra", "Ah, non ce l'ha di Marco Papetti?", "Fausto Papetti, no non ce l'ho, ho solo Sinatra", "Come?", "Sinatra", "Va bene, mi dia quello. Quanto costa?", "Devo ordinarglielo. Costa un po', è un doppio cd", "Come?", "Doppio cd", "Me lo ordini lo stesso, voglio fare una sorpresa a mia moglie. Le lascio il mio numero di telefonino. Mi mandi un messaggio, non telefoni, perché, sa, sono un po' sordo", "NON L'AVEVO CAPITO".
Oggi ho ricevuto una cartolina di auguri per l'anno nuovo. Niente di strano, direte. Invece è strano, perché me la sono spedita da solo e l'ho affrancata con l'adesivo dei 50 anni di Disco Club. Peccato, non l'hanno timbrata, però l'hanno annullata con uno scarabocchio e non mi hanno fatto pagare la multa. Il fermapacchi è diventato un francobollo! Con questa cartolina faccio gli auguri di buon anno a tutti.

bonne a. 1oriz

 

 

Recensione Utenti

Nessuna opinione inserita ancora. Scrivi tu la prima!

Voti (il piu' alto e' il migliore)
Giudizio complessivo*
Commenti
    Per favore inserisci il codice di sicurezza.
 
 
Powered by JReviews

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

Login