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Il Diario di Disco Club Il Diario di Disco Club Diario - Dal 19 al 31 dicembre
 

Diario - Dal 19 al 31 dicembre Diario - Dal 19  al 31 dicembre Hot

giansilvioDiario del 19 dicembre
Pensavo di avere evitato quest'anno l'intrusione in negozio del mio gemello Giansilvio, quello che l'anno scorso ha ordinato decine di cd di artisti che mai avevano trovato posto in negozio. Invece eccolo qui, mi ha ingannato presentandosi sotto mentite spoglie, si è fatto passare per un amico e in un attimo mi ha riempito la vetrina di Pausini, Giorgia, One Direction, Ramazzotti e addirittuta l'odiatissimo Mario Biondi: cinque file (!!!!) piene di questi cd e anche di varie compilation, e proprio oggi che era il compleanno del negozio, insomma un vero quarantotto nel giorno dei quarantotto anni! Bisogna dire che il travestimento è stato perfetto ed ha anche fregato i clienti che lo conoscevano, uno di loro mi ha fatto una sua caricatura. La posto, così, se verrete da noi, lo riconoscerete al volo.

 Diario del 20 dicembre
Mi sveglio e vedo una giornata non molto attraente, fredda e piovosa da noi, forse neve all'interno. Proprio ieri mattina è venuto a ritirare un cd di Modugno un vecchietto di Mele, sul Turchino, gli chiedo "Da voi era freddo oggi?", "No, come qui, ma ho incontrato un vecchietto e mi ha detto che quest'anno nevicherà otto volte". Non ci sono dubbi per lui sul fatto che il vecchietto l'azzeccherà. Per me la sua frase apre un altro problema. Quando avevo quarantanni, per me anziano era uno sui sessanta/settanta anni; quando poi ho raggiunto io stesso questa quota, ho spostato l'anzianità sui settantacinque anni e, probabilmente, andando avanti alzerò continuamente l'asticella. Vecchio poi è uno sopra gli ottanta, anzi vecchietto se è simpatico, vecchio se è uno di quelli che riempono ad ogni ora gli autobus, divertendosi probabilmente ad andare avanti e indietro per il gusto di farsi lasciare il posto dai giovani o magari dagli anziani. Ad ogni modo il vecchietto di Mele ha già segnato un punto a suo favore, da quelle parti nevica.
Quando arrivo in via San Vincenzo vedo due signore ferme davanti al mio ingresso, "Staranno aspettando che apra", accelero per timore che se ne vadano e, quando le raggiungo, loro spengono la sigaretta sbattendola davanti alla mia vetrina e ... se ne vanno.
A proposito di sigarette, sull'angolo, nel suo solito posto di osservazione (può controllare entrambi i negozi) c'è Quasimodo, ovviamente con una siga in bocca e il sacchetto delle riserve in mano. Quando arriva il Panzone, anche lui mattiniero, mi chiede, "Ma chi è quel pazzo che sta sull'angolo con questo freddo?" (effettivamente sono cinque gradi col vento), "E' Quasimodo, aspetta quelli del reparto usato", "Ma arriveranno tra due ore", "E lui sarà lì da almeno mezzora, aggiungici due ore e capisci a cosa gli serva la scorta di fumo".
Alcune richieste odierne. "Vorrei per mio nipote il dvd di Hansel e Gretel", "Cerco il cd di un cantante greco, Dimitris Mitropanos". Concludiamo con un professore, prepensionato, probabilmente per una certa simpatia per il bicchiere (non certo pieno d'acqua), "Hai mica il film Cadaveri in arrivo?"; l'occhio, benché sia mattina, è già abbastanza lucido, ha sbagliato il lato della strada (la videoteca è di fronte a me) mi viene il dubbio che si sia inventato il titolo, ma, evidentemente, di cinema ne sa più di me: ho controllato, film esiste davvero.

Diario del 21 dicembre
Probabilmente (e sperabilmente) stasera sarò troppo stanco per mettermi a scrivere il Diario. Allora provo a fare un tentativo di Diario in diretta.
Ore 8:20, arrivo e chi c'è sull'angolo a fare la vedetta? Lui, Quasimodo, si sta accendendo una sigaretta con l'accendino (oggi non può negare di averlo) e in mano ha il solito sacchettino con forse qualche pacchetto in meno (si vede che si è bruciato la tredicesima in cenere). Ora sono le 8:49 ma non è ancora entrato: per me ha un certo timore reverenziale.
Ore 9:05, oggi incomincia l'inverno e ci sta punendo con una giornata non molto adatta allo shopping natalizio. D'estate, come ho raccontato, noi negozianti facciamo la danza della pioggia "sabatale", d'inverno è il contrario, sono quelli dei centri commerciali che punato sulla pioggia: oggi hanno vinto loro.
Ore 9:11, sull'autobus incontro spesso due squinternati (lei di natura, lui per eccessi), oggi entra lui, "Vorrei la canzone Paradise", "Non ce l'ho", "Allora il Tempo delle mele", Mi brillano gli occhi, è un lungo degente del negozio, "Eccolo", mi raffredda subito, "Ah, bene, semmai torno".
Ore 10:59, "Avete musica cantri, Johnny Cash", "Sì", "Mi dia uno bello", "Quello in prigione a San Quintino", "Ah, perché? Era dentro?", "Era stato dentro, ma quel giorno cantava per i detenuti", "E' per mia moglie, ma piace anche a me la musica cantri".
Ore 12,27, entra e "Mario Christmas!", prima di uscire "Dove le trovo le strisce a led?".
Ore 14,49, cliente all'antica, "Vorrei un disco di jazz, Pure Jazz", e mi investe con un'alitata di pure aglio, un uomo all'antica: l'aglio tiene bassa la pressione e alta la lontananza del prossimo.
Ore 15:58, arriva il Rompipalle n.1. E' anche l'untore n.1, tira fuori il solito fazzoletto ventennale, si da una bella soffiata che infesta il negozio, esce e io e Giansilvio incominciamo anche noi a starnutire e a soffiarci il naso.
Ore 18:58, no, Ivano a quest'ora no, "Siamo da capo col rubente ...", inizia, ma lo interrompo e lo spingo fuori, "Vai dall'usato che c'è Lorenzo", e me ne libero. Chiusura.
Ore 19:19, credevo chiusura, in realtà solo ora sono fuori, si avvicina una ragazza, "Lo so che hai chiuso, ma mi fai un piacere?", "Dimmi", "Mi potresti tenere il cd più brutto che hai in vetrina?", a dire il vero oggi la mia vetrina è piena di dischi brutti, ma lei mi indica il cofanetto di Violetta, "Ecco quella schifezza lì", e io, "No sbagli, c'è di peggio" e le indico Gigi D'Alessio (sì, oggi Giansilvio ha avuto la pretesa di mettermi anche questo, penso che sia la vetrina più brutta della storia di Disco Club), lei si entusiasma, "Grande, pensa che anni fa ero tra i giudici del Festival di Sanremo e io sono stata l'unica a dargli il minimo, zero!".

Diario del 22 dicembre
Richieste varie odierne: signora, "Avete l'Essential di Luigi Einaudi?" (chi? Il secondo presidente della Repubblica?); "Vorrei l'ultimo di Menegoni"; "Avete solo dischi d'epoca?"; "Dove trovo la musica liscia?"; una coppia anziana in cerca di un regalo per la nipotina, Zecchino d'Oro? No, "Vuole il cd di Emis Killa, a me non piace, dice un sacco di parolacce, ma ai bambini piace"; "Mio papà si è messo in testa d'imparare a suonare la fisarmonica, avete corsi di fisarmonica in dvd per principianti?".
Torniamo alle Bananarama, proviamo a venderne qualche cd, lo mettiamo su e in quel momento entra l'immancabile Ivano, "Le Bananarama!": non ho ancora capito fino a che punto sia scemo o lo faccia.
Negli anni '80 era uno dei tanti che venivano in negozio col chiodo, un metal/punk con qualche eccesso. Rientra oggi, lo riconosco, ma è veramente messo male, "Sono stato in manicomio e ancora adesso sono sotto cura", lo dice con un'espressione negli occhi da pugile reduce da un ko, anche la lingua è impastata, la parlata rallentata, "E' colpa del servizio militare, non volevo farlo, non lo sopportavo, non mangiavo niente, non dormivo e facevo anche di peggio", così dalla caserma è passato all'ospedale psichiatrico; è uscito, ma è sempre sotto cura, i risultati non sono granché incoraggianti, nel campo musicale ha cambiato gusti, è passato da Motorhead e Sex Pistols ai ... Duran Duran: effetto della lobotomia?

Diario del 23 dicembre
Troppo stanchi per il Diario. 8:18, in una banca; 8:27, in un'altra; 8:35, in negozio. Mario Christmas, Mika, Pausini, Jovanotti, Celentano, Ligabue, Mina Christmas, One Direction, Il Volo, Fedez, Elisa, Mario Christmas ... e così daccapo per tutto il giorno come una filastrocca e ancora pacchetto, chiudipacco, pos, carta di credito, bancomat, e poi, finito, riarriva domani, me lo tiene, glielo pago, quando passo, orario continuato, quando chiude: un incubo di dieci ore e trentuno minuti. Abbiamo provato a interrompere per qualche minuto questo trend, abbiamo preso tavolo e seggiole dal vicino Bar Verdi, le abbiamo messe davanti alla vetrina e dopo cinque minuti guardate come eravamo conciati: quelli dietro di noi hanno incominciato a rumoreggiare e, con i ravioli ancora nel gargarozzo, siamo dovuti rientrare di corsa in negozio.

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Diario del 24 dicembre
Ed eccoci alla vigilia, i ventitre giorni consecutivi di apertura sono giunti alla fine. I protagonisti però non cambiano. All'alba delle otto, trovo il solito Quasimodo ad aspettare sull'angolo con l'immancabile riserva di sigarette; mi piacerebbe mettere una telecamera per scoprire a che ora arriva, visto che anche una volta che sono arrivato qualche minuto prima delle otto l'ho trovato sul suo angolo preferito. Nel primo pomeriggio tocca al Rompipalle n.1, oggi compra due cd supereconomici di jazz e se ne va subito (senza ulteriori rientri) lanciandomi, con la sua solita allegria un "buone feste", che assomigliava molto a un "condoglianze". Più tardi ecco Ivano, "Uei, quanta gente", "Appunto Ivano non è giornata", ma lui parte con la solita solfa, "Anche oggi ce l'ha col rubente e ...", in quel momento entra un giovane coppia e Ivano blocca il suo sproloquio, guarda ammirato la carinissima ragazza e, senza timidezza né timore del fidanzatino, "Come sei bella! Complimenti", temo la rissa, allora esco dal banco e lo caccio fuori con una vigorosa spinta (cosa che lo fa divertire un sacco). Quando poi la ragazzina mi ripassa davanti per uscire mi sento in dovere di scusarmi per l'uscita di Ivano, "L'ho cacciato fuori, non farci caso", e lei cosa mi va a rispondere con un bel sorriso? "Anche lui è carino". Toulì, sta a vedere che Ivano è un latin lover.
A fine giornata siamo abbastanza sulle ginocchia, ma ecco che Giansilvio mi sorprende; dopo una giornata a far pacchetti, ha ancora la forza di esibirsi davanti alla vetrina con due suoi amici e, pur quasi afono per la raucedine, si lancia in un'esibizione canora (vedi foto), che ottiene abbastanza successo; dei passanti lanciano nella fodera della chitarra cinque ero e quaranta centesimi, diviso tre, fa un euro e ottanta: tutto il suo guadagno odierno!
Ora due giorni di riposo per il negozio e per il Diario. Buone Feste a tutti!

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Diario del 27 dicembre
Nel periodo festivo quelli che vengono a comprare i dischi da regalare non sanno (quasi mai) niente, il problema è che per loro anche chi è dietro il banco non sa niente, anzi meno di loro. Succedono spesso quindi scenette del genere, "Mi da l'ultimo della Pausini?" (sì, la Pausini, è Natale), "Ecco a lei", lo guarda "Ma è sicuro che sia l'ultimo?", "Sì, è uscito a novembre", pochissimo convinta "No, guardi che questi pezzi li conosco già", stanco "E' una raccolta", conclusiva "Io lo prendo, ma se non è l'ultimo, glielo riporto". Oggi tocca a una signora, "Ha dei cd dei Queen?", glieli faccio vedere, dopo un po' torna da me, "Non c'è quello che vuole mio nipote. Vuole quello con la canzone Mama", "Mama? E' sicura che non siano i Genesis", "No, guardi" e mi mostra il telefonino con una ragazza che canta Mama, "Sì, questa è dei Queen, ma non s'intitola Mama, è Bohemian Rhapsody", "E no, io voglio quella che s'intitola Mama". Non mi resta che cercare su youtube la canzone e fargliela sentire e infatti lei, entusiasta, pensa di prendersi la rivincita, "Ecco è questa, non sente che dice Mama?", "Dice Mama, ma s'intitola Bohemian Rhapsody. Suo nipote (quel rimbambito, lo penso solo) ha sbagliato", giustificativa "Cosa vuole, ha solo quindici anni".

Diario del 28 dicembre
A volte è veramente strana la sequenza delle richieste. A parte il 2011, anno della sua morte, di Gil Scott-Heron non si vendeva più di un disco all'anno, questa mattina entra un signore e "Dove trovo i cd di Gil Scott-Heron?", "Non ne ho, dovrei ordinarteli"; dieci minuti? U quarto d'ora al massimo, ed ecco un ragazzo, "Cerco qualcosa di Gil Scott-Heron". Diversa è la storia discoclubiana di Jack Savoretti. Chi è questo carneade? Fino a quindici giorni fa non lo conoscevo nemmeno io, poi l'amico Andrea dell'Audioglobe, uno dei miei fornitori, mi ha costretto a prenderne tre copie, "Vedrai che le venderai, ha aperto il concerto di Springsteen all'Hard Rock Calling Festival di Londra". Arriva lo metto in vetrina e lì rimane invenduto fino a questa mattina, solo oggetto di lazzi dovuti al nome, "Cos'è parente di Eddie Spaghetti?" (altro lungo degente negli scaffali del negozio). Questa mattina uno si spinge oltre, "Me lo fai sentire?", dopo tre pezzi, "Non è male, dai dammelo". Gli vendo la copia sigillata e mi dimentico di togliere dal lettore l'altra, mentre faccio una ricerca per un cliente, si affaccia un ragazzo, "Cos'è questo?", "Questo? Cosa?", "Quello che suona", "Ah sì, questo"; cos'è che sta suonando? Non me lo ricordo, mi giro a guardare la copertina, eccome no è lui: Jack Savoretti. "Chi è?", gli rifilo la pappardella che ormai ho imparato a memoria e lui "Mi piace, dammelo". Una mezzoretta e un signore viene a cambiare il regalo natalizio della moglie (Mario Biondi, il più regalato e il più reso di queste feste 2013), le casse continuano a mandare le note di Savoretti e lui, "Potrei cambiarlo con questo?". Aveva ragione Andrea, finito: Jack Savoretti, il più venduto dell'ultimo sabato dell'anno.
Per concludere una lieta novella per tutti noi. Si affaccia a mezzo busto dalla porta un vecchio cliente sammargheritese, dal viso sempre abbastanza rosso, oggi, direi, purpureo. "Sono passato per salutarti e darti una bella notizia"; cosa sarà? Avrà vinto al superenalotto oppure sarà riuscito ad andare in pensione ancora giovane? Niente di tutto questo, "L'anno prossimo Joan Baez suona in Cile!" è l'annuncio esaltante (per lui) che mi da; scambia la mia espressione perplessa per una shoccata dall'emozionante notizia e conclude con "Fa piacere, eh?".

Diario del 30 dicembre
Ma come mai quest'anno la gente ha deciso in massa di regalare il cd natalizio di Mario Biondi? Non sono tutti così rinco da sentirsi White Christmas cantato dalla barrywhitiana voce del crooner siciliano dal 26 dicembre al successivo 24 dicembre (io ho le mie riserve anche sul 25 dicembre), così in due giorni mi sono già tornate indietro cinque copie di Mario Christmas: uno dei più venduti di questo Natale, sicuramente il più reso. Adesso cosa me ne faccio? Non vorrei vedermelo davanti fino a dicembre del prossimo anno e non vorrei che andasse a tenere compagnia a Gianni Togni nel reparto invenduti cronici (nel suo caso croonici) del negozio.
Oggi da questo reparto si è finalmente staccato un disco. Entra un ragazzo e mi chiede se ho qualcosa dei Mando Diao, come sempre, quando mi chiedono questo gruppo, penso che siano genovesi, i famosi Man Do Diao (per i non genovesi: mano del diavolo), per fortuna poi mi ricordo che da qualche parte devo avere ancora un cd dei cinque ragazzotti svedesi; con fatica lo rintraccio (era finito nello scaffale "dimenticatoio") e me ne libero dopo quasi cinque anni di permanenza.
Richieste svariate ed eccentriche. Un simpatico giovane, "So che è difficile, ma per caso ha un cd di Achille Togliani, lo vuole mio nonno", "Belin, Achille Togliani? Quello di Signorinella pallida, dolce dirimpettaia del quinto piano o di C'eravamo tanto amati per un anno e forse più, c'eravamo poi lasciati ..." e in negozio parte un coro a concludere "non ricordo come fu" (questo vi fa capire l'età media in quel momento dei clienti), "E dove te lo trovo? Non puoi sostituirlo con qualcuno più facile, chessò Modugno, Carosone", "E no, si è fissato, vuole solo quello".
Cinquantenne che invidia a Celentano la moglie, "Vorrei una raccolta di successi di Claudia Mori", "Di successi? Mi sembra un po' dura", "Ma anche mista, con altri cantanti o in un best di Celentano, l'importante è che ci sia quella del dottore", anche questa volta non mancano i coristi, "Ciao, sono io- Buonasera, Dottore -Amore mio - Sì, mi dica ...", ma quello che manca anche questa volta è il cd.
Più veloce il contatto con una ragazzina, "Ha mica l'ultimo cd di Mika", "Non ce l'ho mica (va bene anche Mika)".
Non può mancare la solita richiesta telefonica, una signora, "Scusi ha il cd del film di Lando Buzzanca Il restauratore?", "No", "Sa dove posso trovarlo?", ho davanti agli occhi il solito manifestino pubblicitario di un corso di restauro, che da almeno ventanni mi vengono ad appiccicare in negozio e mi viene la tentazione di darle quel numero, ma poi glisso.

Diario del 31 dicembre
Eccoci alla fine anche di quest'anno. Iniziamo subito con un cliente che mi chiama fuori dalla vetrina e dice, "Vorrei il cd del vinile che lei qualche giorno fa aveva esposto là in basso", mi indica il punto, "Non mi ricordo, mi sa dire chi era?", "No, non mi ricordo, era di ... diciamo jazz", "In quel punto, mi sembra strano", gli elenco i dischi che erano stati in lì negli ultimi tempi; quando arrivo a In Utero dei Nirvana mi blocca "Ecco è quello!". Appunto, un disco di jazz.
Telefonata, "Pronto, parlo col padrone di Disco Club?", "Diciamo di sì", "Mi ha detto la Feltrinelli che può ordinarmi un cd dei Duran Duran", glielo ordino. Cinque minuti dopo, "E' ancora il padrone di Disco Club? Vorrei ordinare anche il dvd dei Duran Duran".
Finalmente un cliente abituale, il Matematico. "Oggi mi son alzato alle 3:30, per vedere una puntata di una serie tv che mi piace", sapendo della sua abitudine di mangiare una volta al giorno alle 4:00, gli dico "E non hai mangiato?", "Prima ho mangiato e poi ho visto", "Ah beh, sì beh".
Ecco un giovane dall'aspetto "normale", l'ho messo tra virgolette perché entra e si rivolge a Sergio (altro cliente di vecchia data), vicino al banco ma con giacca e sciarpa, gli punta il dito contro "Lei è del negozio?", "No, lui", si gira verso di me, "Voglio il cd di Zucchero All The Best", "Eccolo", "Quanto costa?", "Nove euro e novanta", "Mi bastano dieci euro?", ecco perché ho messo normale tra virgolette. Paga, gli do dieci centesimi, contento "Anche il resto", "Eh sì costava 9,90 €", "Bastano dieci euro?", "Sì", "Bene, guardi ho ancora venticinque euro".
Ed eccoci in chiusura, per Capodanno il panzone ha comprato i Carcass, Davide gli Ulcerate. Mah, una volta il 31 dicembre vendevo solo Los Joao "Disco Samba", come sono cambiati i tempi!
Auguri a tutti.

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