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Il Diario di Disco Club Il Diario di Disco Club Diario - Dal 25 novembre al 30 novembre
 

Diario - Dal 25 novembre al 30 novembre Hot

Diario del 25 novembre
"Premetto, non è per me", "Non so come mai dicono tutti così, quando comprano Pausini, Ramazzotti, One Direction, etc", "No, no, non è per me te l'assicuro, è per mia figlia di dieci anni", mi dice una giovane mamma, "Dieci anni? Scommetto che vuoi Moreno", interdetta, "Come hai fatto a capirlo? Guarda, ho provato a farle sentire il rock, gli AC/DC, ma niente vuole Moreno".
Eccolo che si rivede dopo qualche settimana lo sdentato del "fidati, dai retta a me che la musica la sento da già sette anni", entra con in mano una novità: blocchetto e penna; "E' uscito qualcosa di nuovo di Liga e Vasco?", "Ligabue domani, Vasco Rossi (non sono così in confidenza come lui da chiamarlo solo per nome) solo un singolo", apre il blocchetto e appunta quello che ho detto dietro una fitta schiera di nomi, "Quanto costa Liga?", "Più di venti", scrive anche questo, "Tanto per saperlo, sai non posso comprare tutto" e mi rivolge un sorriso sdentato. Non so cosa ci sia scritto su quel foglio oltre i cd, probabilmente la lista della spesa, ma mi viene il dubbio che mi prenda in giro, da me non ha mai comprato un disco.
Telefono, "Discooocluuub", "Scusi, ha un megafono da venditore ambulante?", anche questo mi starà prendendo in giro? Mi viene voglio di rispondergli un "NON NE TENIAMO" col megafono regalatomi dalla moglie di un cliente, ma mi limito a un "No".
Altro biglietto scritto per concludere, lo ha in mano una signora che mi chiede "Vorrei il disco con David Bauer e Tina Turner, "Bauer? Cos'è tedesco?", "No inglese", "Non sarà David Bowie?", "Scusi io non so pronunziare bene l'inglese, sì David Bower" e mi fa vedere sul foglietto la canzone che cerca "Let's Dance con Tina Turner", "Mi sa che sbaglia anche il titolo, è Tonight", "Va be'. Mi dia quello e che ci sia anche la canzone di Bower con i Queen", "Tutti o solo Freddy Mercury?".

Diario del 26 novembre
Sono anni che viene in negozio, compra (quando compra) quasi solo dischi dei Jethro (è quello che sostiene di avere calcato lo stesso palco di Ian Anderson durante un concerto americano), oggi dopo aver girato alla ricerca di qualcosa che non trova, mi chiede "Dove sono i cd dei Jethro?", "Nello stesso posto degli ultimi vent'anni". La mia risposta gli risveglia la memoria, ma poco dopo eccolo di nuovo, "Emerson dov'è?", "Sempre lì, in ordine alfabetico", ci prova a trovarlo, ma dopo cinque minuti, "Nella k non lo trovo", "Prova nella e".
Lo sciopero dei bus un vantaggio me lo ha portato: la settimana scorsa non si è visto Ivano. Oggi ritorna, per fortuna in negozio c'è anche Issimi, di ritorno dalla solite vacanze praghesi; per lui Ivano è normale (i parametri di normalità e anormalità, cambiano a seconda della persona che hai davanti), se lo cucca e lo imbarca di legna verde su somiglianze (la sua passione) tra un gruppo e l'altro, infine gli consiglia quello che per lui è il miglior disco degli Yes. Un po' stordito da quella fiumana di parole (questa volta l'ha subita), Ivano gli sfugge, "Sì, ho capito cosa devo comprare, ma adesso non compro niente, altrimenti sai quanto rompe la mamma", e io "A proposito come sta la mamma?", "E' sempre la stessa, adesso ce l'ha con dieci persone", "Anche con me?", "No, con te no, con quelli dell'usato", "E' vero, ti ha detto che i dischi usati portano le malattie", "Sai cosa mi ha detto? Che se le porto a casa dei cd usati, va a finire che si prende l'aids, che manco se l'è preso con tutti gli uomini con cui è stata".

Diario del 27 novembre
In chiusura ieri una signora mi chiede il dvd dell'ultimo disco di Paul McCartney, "Non esiste c'è solo il cd", "No, guardi l'ho letto, c'è anche il dvd", mi viene il dubbio di sbagliare e controllo su internet, "Vede – le mostro lo schermo – non c'è", lei, molto poco convinta, "Si vede che deve ancora uscire", ma è chiaro che pensa "E' lei che non ce l'ha", "No, guardi non è previsto", lei, con uno sguardo irridente, "Facciamo così, io cerco il giornale su cui l'ho letto e glielo porto". Questa mattina apro alle 8:15, alle 8:17 (doveva aspettarmi al varco) entra la signora col giornale in mano, "Ecco legga" (ci manca che aggiunga "ignorante"), leggo: "È stata pubblicata la videoclip di «Queenie eye», il secondo singolo estratto dal nuovo album di Paul McCartney, «New». Ed è piena di personaggi famosi, Johnny Depp, Jude Law, Gary Barlow, Meryl Streep, Kate Moss, James Corden, Sean Penn e Jeremy Irons". "Qui parla di videoclip", "Appunto, il dvd", incomincio a innervosirmi, "No, la videoclip non c'entra niente col dvd, serve solo a reclamizzare il disco", "Ah sì? Allora torno quando esce il dvd", non faccio in tempo a insultarla, perché è già sparita.
Poi entra il cardinale Guglielmo Fieschi. Ha settantatre anni (pensavo ne avesse 798) ma è un fan dei Ten Sharp, "Mi dispiace, non ho loro cd", "Peccato sono grandissimi, qualcosa dei Platters?", "Una raccolta", "Perfetta" e si mette a cantare Only You, a seguire Great Pretender e, concludendo, Smoke Gets In Your Eyes. Di fronte ai nostri occhi interdetti per l'esibizione, precisa "Sono abituato alla scena, a Casella, quando c'è la festa di luglio, io sono il cardinale Guglielmo Fieschi", e così dicendo gonfia il petto. Ci manca poco che gli baci l'anello.

Diario del 28 novembre
Giornata fredda oggi, giornata dura per il pluriespulso. Dalla sua ultima espulsione sono passati ormai quasi cinque mesi, nel frattempo è andato in pensione e la giornata è lunga da passare senza il lavoro e senza Disco Club e resa ancora più dura dal freddo; sì, perché i giri sono sempre gli stessi e quindi staziona spesso qua fuori; ogni tanto sento una voce che richiama qualche mio cliente, "Dario, vieni a tenermi compagnia?", "Paolo vieni a prendere un caffè con me?", "Roberto, esci fuori a fumartene una?" e così via. E' lui che, non potendo entrare, cerca di fare uscire i miei clienti/amici, certo che con l'aumentare del prezzo della tazzina una parte della sua pensione si volatizzerà in caffè.
Altri due pensionati alla ribalta, questi di lunga data; il primo vuole un disco di Gianni Morandi, "Sì, ma vorrei quello con questa canzone" e si mette a cantare "Scende la pioggia ma che fa/crolla il mondo intorno a me/per amore sto morendo ..."; non è molto intonato e la voce, un po' tremolante, è più adatta alle canzoni napoletane tipo Sergio Bruni, interrompo lo strazio e gli ordino il cd.
Il secondo, "Avete ancora delle vecchie cassette?", "No, ormai non se ne trovano più", "Lo so, non sono per me, sono per una vecchina (e quanti anni ha? Lui ne ha già più di settanta), le piace la musica, ma non sa nemmeno che esistono i cd, le sto cercando qualche musicassetta, ma lei non ha nemmeno la radietta". Radietta? Forse è la contrazione di "radio per cassetta"?
Nel pomeriggio l'età media è più bassa, ma il risultato non cambia. Uno mi chiede, "Avete cd di Rino Reitano?", lo correggo "Mino Reitano", anche lui si corregge "No, Mino Gaetano", traggo le conclusioni, "Allora. Mino è Reitano e Rino è Gaetano, chi cavolo vuoi?".
Il saluto serale è di Ivano. Il suo pensierino giornaliero è ovviamente dedicato alla mamma. "Non mi fa fare vita, mi costringe a lavorare", "sorpreso, "Hai trovato lavoro?", "Sì, lavoro per lei, e sai che lavoro è il mio? Lavoro fesso". Lo guardo cercando di capire: avrà voluto fare una battuta o il gioco di parole fesso/fisso è stato casuale?

Diario del 29 novembre
Dopo i pensionati di ieri, oggi tocca alle pensionate; ve l'ho detto l'età media di quelli che entrano si sta alzando in maniera preoccupante, riducendo l'aspettativa di vita del negozio: se negli anni settanta potevo sperare di tenermi un cliente, vista la giovane età, anche trentanni, adesso, se ai loro settanta anni ne aggiungo trenta, si arriva a cento, forse un po' troppi per comprare dei dischi. La prima mi chiede un cd di Michele, "Era il mio idolo cinquantanni fa", "L'ho finito, ma le posso ordinare una raccolta doppia", "Va benissimo, quando vengo a ritirarla?", "Martedì dopo le undici", "Sì, lo so, l'ho letto sul giornale che c'erano le code", "?????". Code? Cosa vuol dire? Do un'occhiata a Repubblica ed ecco la spiegazione "Via Venti: Fnac addio, assalto a Trony per 250 iPhone in offerta"; ma come ha fatto a confonderci con Trony? Non ci sono paragoni!
La seconda, nonostante l'età, sembra una punk; capelli blu elettrico, sopracciglia altrettanto. Cosa mi chiederà, i Sex Pistols? No, "Avete niente di Cordone?", "Cordone? Non lo conosco. Cosa fa?", "Musica classica antica". E' proprio vero, l'abito non fa il monaco, cosa che conferma la successiva cliente: foresta (non genovese), seriosa. "Ci chiederà anche lei musica classica", penso e invece, "Vorrei un cd di Robyn Blind", (mi fanno sentire ignorante: non ne conosco uno) "Cosa suona, musica classica?", "No, rap".
La quarta, "Vorrei qualcosa di Emma Marrone, ma non dischi, cerco magliette, spille, magnetini, qualcosa del genere". Lasciamo perdere la risposta e passiamo alla quinta. Già fuori sento che dice alle sue amiche coetanee "Io entro e glielo chiedo, magari li ha", entra infatti "Scusi ha i cd della Sony?", "Ma, di chi?", "Quelli da registrare i singoli". Hai capito, la nonnetta pirata.
A salvare l'onore dei pensionati maschi, ci pensa un distinto signore, "Avete solo roba antica?", "No, lei cosa cerca?", "Mia nipotina si chiama Gaia e allora vorrei Benvenuta Gaia dal film di Checco Zalone, ce l'ha?", "No", Visto che non ne ha roba nuova?".

Diario del 30 novembre
U Megu è stato assente giustificato per un giorno. Non giustificato perché malato o per impegni di lavoro, no, ma perché si è aggiudicato un'asta su ebay. Cosa ha vinto? Le classifiche dettagliate dei campionati dilettantistici di calcio siciliani degli anni '40/'50. Il problema è che l'account per scaricare tutta quella mole di numeri durava solo ventiquattro ore. Ce lo siamo persi quindi per tutto quel tempo, ma, in cambio, oggi ritorna con delle chicche, "Ho scoperto delle squadre di cui non sapevo l'esistenza; pensa una si chiama Bacino di Carenaggio, un'altra Delfini di Vergine Maria, un'altra ancora Cristo Risorto Pro Scicli. Pensa che spettacolo una partita Vergine Maria – Cristo Risorto", "Chi ha vinto?", "Nessuno, non si sono mai incontrate, erano in serie diverse", "E allora ...".
Telefono, "Discooocluub", "Avete musica per bimbi", "No", "I dischi dello Zecchino?", "No", "Una compilation di canzoni per bambini?", non capisco se è sorda o stordita, "No", "Ma qualcosa del tipo per fare un fiore" e la canticchia, "Nooo": stordita.
Al sabato è immancabile l'Uomo del Monte. Oggi si lamenta. Ordina il nuovo disco dei Transatlantic, "C'è una versione deluxe?", "Ci sono quattro versioni", lui, disperato, "Quattro?", "Sì", "E tutte diverse?", "Quattro numeri di catalogo diversi", "Ma porca miseria", "Non sei mica obbligato a comprarle tutte", "Devo, sono un collezionista". Così finisce con lo spendere più di cento euro per portarsi a casa la nuova incisione di un gruppo, che non è nemmeno il suo preferito e chissà se mai ascolterà.
Telefono, "Discooocluuub", in quel momento in negozio Danilo, Dario e Francesco stanno facendo un casino da osteria, questo mette nel dubbio l'interlocutore telefonico, "Ma, siete un negozio di dischi?", è titubante, quando poi io rispondo "Sì" e in contemporanea Dario urla, commentando la copertina di "Purple snow: forecasting the Minneapolis soul" (compilation di black music fine anni '70), "Guardate sul tavolino c'è una bottiglia di Asti Cinzano", non ha più dubbi, siamo un'osteria, e posa.

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