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Il Diario di Disco Club Il Diario di Disco Club Diario - Dal 22 al 27 luglio
 

Diario - Dal 22 al 27 luglio Diario - Dal 22 al 27 luglio Hot

D.Club LandscapeDiario della settimana 22/27 luglio
Finalmente è finita, sì, da oggi e dopo 959 giorni nessuno mi verrà più a chiedere "Scusi, a che ora apre l'agenzia di viaggio?". Il curatore del fallimento ha dato l'ordine di sgomberare tutto quello che era rimasto per anni chiuso nel negozio vicino al mio, computer, mobili, pubblicità, comprese le offerte sul vetro; negli ultimi tempi queste avevano attirato parecchi occhi e più di una volta ho sentito discorsi di questo genere, "Guarda che prezzi buoni hanno, dobbiamo tornare quando è aperta" oppure "Si portano già avanti, puoi prenotare per la settimana di Natale e per Capodanno (del 2010!)".
Esco per prendere un cd dalla vetrina, davanti un cliente mi saluta e dice, "Cosa devo fare per entrare nel Diario?", "Non so entra in una maniera eclatante". In realtà entra in maniera normale, gira per un po' e poi mi chiama per prendergli l'ultimo disco di Neil Young, a questo punto la sorpresa, indica un cd nel reparto italiano e "Non me lo sarei mai aspettato di trovarlo qui", lo prendo, è un disco del 1998 dei Vetronero, non capisco e gli chiedo "Perché?", "Sono io il responsabile", giro il cd ed effettivamente l'autore è Giuliano P., "Ecco hai visto che ce l'hai fatta ad entrare nel Diario?".


Una signora, un po' avanti con gli anni, è scandalizzata perché "in tutta Genova non trovo un cd di tango – e prosegue – non c'è nemmeno più la Ricordi", "E' stata assorbita dalla Feltrinelli, è all'ultimo piano", "Ah sì, la Feltrinelli, però è un peccato che la Ricordi non ci sia più"; va be', lasciamo perdere, le mostro l'unico che ho "Sulle rive del tango"; "Non c'è quello che mi interessa, La Paloma", perfetto, un cliente anni fa, mi ha ordinato sei cd intitolati "La Paloma", contenenti 120 versioni diverse della canzone (in tutte le lingue, anche la versione italiana di Tony Astarita) e (probabilmente rinsavito) non è mai venuto a ritirali; ovviamente la signora rimane sbigottita e rifiuta l'offerta, "Vorrei anche spendere poco". A questo punto interviene Massimo V., "Signora, se si scarica sul computer un programma apposito, può registrarsi gratis tutti i tanghi che vuole", "Ma io non ci capisco niente", Massimo si prodiga in spiegazioni, poi ci lascia e saluta la signora, che risponde con "Grazie signora".
Esco per prendere un po' d'aria, nel mentre passa un metallaro di quelli stanziali fine anni '80, uno di quelli che hanno un po' esagerato e le conseguenze si vedono, "Ciao Ale, come va?", Eh, beeeeh (mi viene un dubbio, il sopranome in dialetto che si riferiva a un certo animale, sarà mica derivato da questo beeeeh?), non tanto bene", "Cosa ti succede?", "Ho perso il posto di lavoro", "E cosa facevi?", "Il giardiniere, beeeh niente di speciale, ero in una cooperativa con altri ragazzi che hanno avuto dei problemi", lo devo guardare in maniera strana, perché si sente in dovere di aggiungere, "come me, però ci divertivamo". Una domanda mi si impone, ma cosa coltivavano questi?
Non pensavo che sarebbe tornato, anche se aveva promesso di venire il 3 agosto a ritirare i cd messi da parte, ed invece ecco lo schizzato che mi piomba addosso, accompagnando un colpo nel fianco con "Uhei, come va? Te ne ho mandati di clienti, un giorno vengo e ti porto via tutto; i miei dischi sono arrivati?", "Veramente erano già da parte, Sex Pistols e Jerry Lee Lewis", "Sì, quelli, ma ce n'era un terzo, quale era ? Non mi ricordo più, dunque, Sex Pistols, Jerry Lee Lewis e ...porca miseria, il terzo, qual'era il terzo?", per interromperlo devo urlare "PUBLIC ENEMY!", "Ecco quello! S'intitola Black Power", turna gliel'ho già detto il titolo giusto, ma mi sembra inutile ripeterlo, intanto rimarrà sempre convinto che sia quello. "Vengo il primo agosto a prenderli", "Ma non dovevi venire il 3?", "Sì, boh, è lo stesso, lo stipendio lo prendo l'uno; porca miseria un giorno ti faccio uno scherzetto, vengo qui e ti porto via tutto" e, rifilandomi un'altra gomitata nel fianco, se ne va.
"Ciao amico!", entrata esuberante di un altro cliente su di giri, che prosegue, "Ehi, sai che assomigli al cantante dei R.E.M.?", "Mi hanno dato del Peter Gabriel, Brian Eno, Anthony Hopkins, Raimondo Vianello, ma sei il primo che mi da del Michael Stipe", "Sembri suo padre", "Chissà, magari a suo padre assomiglio veramente"; "Senti cerco quella canzone divertente di Iggy Pop, a volte è molto famosa, a volte spesso la usano per i film, a volte si sente spesso alla radio", "Di Iggy ho solo questi tre cd", "No, non è in questi, ne hai altri?", "No, ti ho detto che ho solo questi – e per liberarmene penso bene di appiopparlo a Lorenzo del reparto usato – prova qua dietro nell'altro negozio, magari ce l'hanno". Va nell'altro negozio, ma dopo cinque minuti torna trionfante, "Di là ce l'hanno, posso vedere se c'è anche qui?", "Scusa, ma hai guardato tu, ho guardato io e non c'è; poi, se l'hai trovato di là, perché non lo compri?", mi guarda con aria di superiorità e andandosene mi lancia dietro, "Lo prenderò, quando me ne viene la voglia".
Per concludere l'immediata demolizione della mia illusione d'inizio giornata: una signora si affaccia sulla porta e "Scusi, ma l'agenzia di viaggio ha chiuso?".

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