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Il Diario di Disco Club Il Diario di Disco Club Diario - Dal 15 al 20 luglio
 

Diario - Dal 15 al 20 luglio Hot

Diario della settimana 15/20 luglio
Per evitare un nuovo tipo di crisi di astinenza, quella da diario di Disco Club, che sembra aver colpito qualche mio cliente, come promesso faccio un riassunto delle cose più significative della settimana.
Ecco il ciondolone, novello Forrest Gump. E' un po' che non si presenta, dal giorno in cui dopo due tentativi falliti (per colpa mia) di acquistare il vinile della colonna sonora del film Country (lui, "E' musica country vero?", io, "No, è new age"), alla fine lo aveva preso (senza domande, per evitare la mia risposta, "Lo compro anche se non è country"), oggi rimane sulle colonne sonore: "Avete dischi su film di 007?", "No", "E qualcosa sulla fantascienza e sulle guerre stellari?", "Nemmeno", rassegnato si avvia verso l'uscita con la sua strana andatura (braccia attaccate al corpo e dita tenute unite con la palma aperta), ma si blocca, si gira e "Come sta Milva?". Che domanda è? Butto lì, "Eeh, non tanto bene", "Ahhh, eeeeh sì, immaginavo" e, tristissimo, se ne va.
Un nuovo cliente, almeno così mi sembra. Lui però entrando mi saluta come un vecchio amicone, "Uei, ciao, tutto bene? Dove sono i Pink Floyd?, "Qui ci sono i primi due, Piper e Saucerful", "I primi due? Boh, che roba è? Dove l'hai trovata? Mai sentita", "E qui Animals", "Ma no, voglio qualcosa di più vecchio...The Wall, quello è vecchissimo", "Veramente..", niente da fare, è abilissimo a riempire i vuoti e riparte lui, vedendo la casella dei Sex Pistols si entusiasma: "Questo, questo – indicando Never Mind The Bollocks – voglio questo, lo cercavo da anni, mettimelo via, lo vengo a prendere il 3 agosto". Glielo metto da parte, ma lui "A proposito d'introvabili, io e il mio amico (mi guardo intorno, ma in negozio c'è solo lui) stiamo impazzendo per trovare Great Balls of Fire di Jerry Lee Lewis, ou JERRY LEE LEWIS – scandisce a voce alta - non Jerry Lewis, eh? Ce l'hai? Ce l'hai?". Interrompo il suo soliloquio e gli porgo il cd di The Killer Lewis, "Eccolo". "No, fantastico! Lo sapevo che dovevo tornare qui - ma perché? C'era già stato? - Mettilo via, lo prendo il 3 agosto". In quel momento entra un ferroviere di Acqui, io lo apostrofo, "Ciao Negro", il primo cliente sobbalza, "Perché lo insulti? Non mi sembra un negro, è un postino" (la divisa è da ferroviere, ma il ragazzo è un po' confuso), "Non lo insulto, è il suo cognome, è il nipote acquense di Jerry Garcia" (così si definisce lui), "Garcia? E chi è?", e l'altro "Come fai a vivere senza sapere chi è Jerry Garcia? ", non l'avesse mai detto, quello riparte "E tu come fai a vivere senza conoscere tutta la musica che conosco io? Lui – indicandomi – non si ricorda di me – se ne è accorto – ma io qui, tanti anni fa, ho comprato decine di dischi, a proposito, me ne devi trovare un altro, quello dei Public Enemy, quello ... sai ... quello ... che fa ta na-na-na na-na, come si chiama porca miseria? Sto invecchiando, non mi ricordo più un tubo, ah, sì, Black Power! - veramente è "Fight the power" dall'album 'Do the Right Thing and Fear of a Black Planet', ma, ribadisco, il ragazzo è un po' confuso e ha fatto una sintesi – Ordinamelo! Vengo a prenderlo il 3 agosto", e se ne va cantando "ta na-na-na na-na".

In chiusura gli aggiornamenti sui soliti: u megu frequenta quotidianamente la biblioteca Berio alla ricerca di risultati delle partite di calcio minore ligure dei primi anni '60; l'altro giorno aveva dei dubbi sull'esito di una partita e non ha trovato di meglio che telefonare a uno dei protagonisti dello scontro avvenuto più di cinquantanni fa: "Pensa, si ricordava tutto, è ancora lucido", "Lui sì, ma tu?".

Il pluriespulso con la sua t-shirt pluri-indossata, si aggira nelle vicinanze; l'altro ieri ha intercettato uno dei suoi massimi difensori e fautore di più di un rientro, il geometra, "Questa volta non me la sento di riportarlo dentro, aveva ancora la maglietta bianca dei record, ma in certi punti ormai era verde muffa".
Tra gli ex rompipalle, il più assiduo rimane Quasimodo; oggi entra e mi chiede, "Scusi, ha mica già il cd nuovo dei Metallica?", "Non ne so niente", "Un mio amico mi ha detto che esce a ottobre", "Ah, beh", "Ancora una cosa e poi la lascio in pace, e quello dei Van Halen le è già arrivato?", "Perché, quando è uscito?", "Il prossimo novembre", "Ah, ribeh"; gli casca l'occhio sull'edizione limitata dell'ultimo dei Black Sabbath, "Me lo può tenere? Passo la settimana prossima. Può mica farmi un piccolo sconto?", a me l'occhio casca sui tre pacchetti di sigarette che ha in mano e sugli altri quattro che spuntano dalle tasche e la risposta è inevitabile, "E' già i prezzo minimo".
Concludiamo con Nicola, l'unico fan vivente dell'Eurofestival, non se ne perde un'edizione e poi compra anche cd e dvd; oggi viene a ritirare il video, la stranezza è l'accoppiata: oltre a quello si porta via l'ultimo dei Sigur Ros e il best di ... Raffaella Carrà!

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