L'uovo inteso come rassicurante involucro protettivo o come opprimente corazza di cui è necessario liberarsi? E' probabile che questi giovani e talentuosi studenti milanesi, amici e sodali fin dall'adolescenza, non abbiano interesse a sciogliere l'enigma racchiuso nel nome della loro band. Age of The Egg è in primo luogo passione per la musica, le arti visive e la grafica. E' urgenza espressiva, impegno e condivisione. A conferma del costante lavoro di ricerca sonora e di affiatamento artistico, gli Age of The Egg sono ottimi e appassionati performer (da segnalare una loro esibizione al prestigioso Bloom di Mezzago). L'emozione e l'adrenalina che animano i concerti sono irrinunciabili, ma anche l'attività discografica acquisisce un ruolo significativo nello sviluppo artistico degli Age of the Eggs. Songs of Rage è il primo album della band ed è accattivante fin dall'immagine (bellissima) di copertina. Nella sua disarmante chiarezza, il titolo dell'album ne rende esplicito il contenuto. Le canzoni di rabbia della band milanese evocano un profondo legame con i Rancid, i Nine Inch Nails , i Green Day e altri gruppi iconici della scena post-punk. I dodici brani di Songs of Rage si aggrappano all'energia delle chitarre distorte, dell'ottima sezione ritmica e alla voce, sempre più efficace e matura, del frontman Giorgio Galgano. Tra rabbia, tracce di disillusione e la caparbia volontà di essere gli artefici del proprio futuro, brani come Orange Fear, Ivisible e la bellissima Tales of Poors testimoniano il talento e la determinazione della band milanese. " I need something sure in my existance", cantano gli Age Of Egg . E non è da escludere che almeno una piccola, ma fondamentale certezza possano trovarla nella loro eclettica creatività. (ida Tiberio)