Questo A Shape in the Void degli italiani Zirkus der Zeit è, diciamolo subito, un disco fantastico, Di Genova, il gruppo si muove in territori artistico-musicali dai confini mobili, destreggiandosi e con molta abilità tra prog industriale, elettronica minimale ed ambient atmosferico. Negli undici brani di questo lavoro – contraddistinto da una grafica sobria, ma assai suggestiva, futuristica e esoterica nel medesimo tempo – il paesaggio sonoro è costantemente cinematico, le trame in apparenza oscure e criptiche si aprono all'inflessione melodica, sorrette da una ricerca timbrica di valore e qualità. Pare, a tratti, di ascoltare una moderna rilettura dell'eredità kraut rock, ripresa e trasportata in questo terzo millennio. Si provi ad immaginare, per quanto possa magari apparire inappropriato, un matrimonio fra Tangerine Dream, Unreal City e Section 37. In altri frangenti può venire in mente la new wave sintetica (e colta) dei primi Tuxedomoon. Ma sono solamente vaghi riferimenti, ché l'approccio dei Zirkus der Zeit è assolutamente personale e creativo. Colpisce, in loro, lo spessore e l'alto grado di evocatività. Eccellente, poi, l'interplay di tastiere e voce femminile. Una band già grande, da seguire e valorizzare appieno. (Davide Arecco)
Musica italiana
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ZIRKUS DER ZEIT – A Shape In The Void
ZIRKUS DER ZEIT – A Shape In The Void Hot
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