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Musica italiana Recensioni Italiani PIERO DE LUCA & BIG FAT MAMA - Beware Of The Wolf
 

PIERO DE LUCA & BIG FAT MAMA - Beware Of The Wolf PIERO DE LUCA & BIG FAT MAMA - Beware Of The Wolf Hot

PIERO DE LUCA & BIG FAT MAMA - Beware Of The Wolf

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Beware Of The Wolf
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In attesa di ascoltare il nuovo album di Ben Harper in collaborazione con la leggenda dell’armonica blues elettrificata Charlie Musselwhite, è tempo di parlare di un altro disco di blues elettrico, tutto genovese (o quasi), registrato pochi mesi fa presso lo Studio Maia di Genova Marassi. Stiamo ovviamente parlando di questo meritorio tributo ad Howlin’ Wolf, uno dei grandi protagonisti del blues elettrico di Chicago anni ‘60, ad opera della storica formazione genovese Big Fat Mama, guidata dal bassista cantante Piero De Luca. Non era facile cimentarsi con la musica di Howlin’ Wolf, personaggio dalla personalità complessa e straripante, dalla assoluta statura artistica, capace di veicolare tutta la sofferta profondità della sua cultura musicale, a partire da un personale vissuto tormentato e travagliato, come si conviene ad ogni bluesman che si rispetti. Non era facile farne rivivere la gridata voce, dalla lacerata grana strumentale, la vitalità creativa e il piglio drammaturgico da consumato interprete. Le chiavi per questa riuscita impresa a nostro giudizio sono state tre, oltre alla consueta solidità di una band ampiamente rodata negli anni: la capacità di non prendersi troppo sul serio, giocare prima di tutto; l’ingaggio dell’ottimo vocalist Dario Gaggero, dalla voce volutamente rauca intrisa di soulfullness, davvero votato alla rivisitazione di repertori di questo genere, grazie a una notevole duttilità timbrica - dal vivo si è già confrontato con successo con i blues di Blind Lemon Jefferson e Blind Willie Johnson -, e ad una profonda e sentita conoscenza della materia; e (last but not least) la speciale partecipazione dell’armonicista milanese Marco Pandolfi, il meglio che oggi il blues italiano (e non solo) possa offrire, fuoriclasse dello strumento, per capacità tecniche ed espressive, che con la sua presenza ha letteralmente impreziosito l’intero lavoro (lo si ascolti solo che nel brano di apertura “Back Door Man”, nella centrale e blasonata “Sittin’ on Top of The World” o nella quasi conclusiva “Coon on The Moon”). Il resto è appannaggio dell’esperienza di Antonio “Candy” Rossi alla chitarra elettrica, il “Duke Robillard” della capitale ligure, e della pastosa e incisiva puntualità della sezione ritmica, formata da Ezio Cavagnaro alla batteria e (appunto) Piero De Luca al basso elettrico. L’assieme pare girare davvero a meraviglia nelle classiche, infuocate, e “ululate” “I’ll Be Around”, “Spoonful” e “The Red Rooster”, grazie anche ad una complessiva buona resa del suono. Insomma, non resta che avvertire di guardarsi dal lupo, perché sembra proprio tornato di nuovo in circolazione. Coraggiosi. (Marco Maiocco)

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